Sakara rilancia «Ad alti livelli per 5 anni»
In 6mila hanno omaggiato il “Legionario”, Alessio Sakara, dopo la vittoria nel main event di sabato sera a Milano. Tutti i presenti all’Allianz Cloud (sold out, 160 Paesi collegati) si sono entusiasmati nel corso della 7ª tappa italiana di Bellator, promotion americana di sport da combattimento.
ORGOGLIO. Ben 18 match hanno composto la card, 9 dì kickboxing e altrettanti di MMA, per uno show che si è concluso appunto con il prestige fight dei 93 kg, dove il 38enne romano Sakara si è imposto per ko sullo statunitense Canaan Grigsby in appena 23 secondi: «ho lavorato di più sulla testa, in particolare nel ragionare sul modo di attaccare. Il mio stile è sempre molto aggressivo, cerco di non dare possibilità all’avversario, soprattutto quando è uno con delle mani “molto pesanti”. Sapevo di essere superiore a Grigsby, ma anche che delle sue 8 vittorie 7 erano per ko...». È riuscito a neutralizzarlo, facendo esplodere il palazzetto: «Il pubblico non mi abbandona mai perché vede quanto impegno ci metto».
VETERANO. Alessio è un veterano, una sorta di bandiera italiana nel mondo delle arti marziali miste: «Da molti anni il mio nome rappresenta le MMA, in più sono diventato ambasciatore di Bellator, una bella responsabilità. Mi vedo ancora competitivo per altri 4-5 anni». Senza però dimenticare le sue tante altre attività extra, tra “Tu si que Vales”, il suo libro in uscita sulla motivazione e il tour nelle scuole per la campagna anti-bullismo. E per quanto riguarda il futuro nella gabbia, Sakara dà carta bianca al manager: «Questo era un rientro, ora vedremo chi affrontare. Gira voce di un torneo di 93 kg: se così fosse vorrei conquistarmi un posto».