UN DESTINO DA INTER ESPOSITO È PRONTO
Conte ha solo tre attaccanti a disposizione: il baby diventerà il 4º deb più giovane d’Europa
Il predestinato scalda il motore. Sebastiano Esposito nelle prossime settimane avrà la sua chance. Forse un paio, magari dal 1’. Perché Conte sa bene che, con 7 partite in 21 giorni, 3 soli attaccanti in rosa non possono bastare. Senza Sanchez, c’è il rischio di andare incontro a nuovi infortuni e di arrivare con l’acqua alla gola alle gare chiave per il futuro. Ecco perché il talento della Primavera sarà gettato nella mischia. Non domenica a Reggio Emilia (almeno non tra i titolari...), ma occhio al match di San Siro con il Parma (sabato 26), a una trasferta tra Brescia (martedì 29) e Bologna (sabato 2 novembre) e alla sfida post Champions di sabato 9 novembre al Meazza con il Verona. Da qua a Natale ci saranno 14 appuntamenti tra Serie A e Champions League e la freschezza di Esposito può dare una mano.
FIDUCIA E STIMA. Conte si è calcisticamente innamorato di Esposito fin dalla scorsa estate quando gli ha fatto giocare tutte le amichevoli. Il ragazzo ha già esordito in Europa League e l'ex ct è convinto che, nonostante la sua carta d’identità dica che ha solo 17 anni e 3 mesi, sia pronto anche al grande passo in campionato. In Europa quest’anno c’è chi è stato più precoce di lui quanto a debutto, ma in viale della Liberazione e alla Pinetina nessuno pensa a certe classifiche. La parola d’ordine e far crescere il ragazzo lontano dalla luce dei riflettori e sotto questo aspetto Conte, che è stato calciatore e che nella sua carriera ha aiutato diversi talenti a “sbocciare” (un esempio per tutti: Paul Pogba), è considerato una garanzia.
CASO UNDER 17. Ieri Esposito si è allenato alla Pinetina e così sarà anche nelle prossime settimane visto che il suo biglietto per il Brasile è stato “rimborsato” e non si unirà alla formazione di Nunziata. Il Mondiale Under 17 non si gioca in una data Fifa e l’Inter, che comunque a questa manifestazione ha dato 5 azzurri più Agoumé, non era obbligata a mandare il ragazzo in azzurro. Lo stesso ha fatto il Barcellona che non ha concesso Ansu Fati alla Spagna. Due stelle in meno. Restando in Italia un comportamento simile (ma non uguale) era stato tenuto in occasione dei Mondiali Under 20, due anni fa, dal Pescara con Bettella (era stato mandato dopo i play off di B) e dall’Empoli con Dimarco (era arrivato al termine della corsa salvezza). Esposito è legato alla maglia azzurra: il Mondiale lo avrebbe giocato volentieri, ma la sua è stata una rinuncia dolorosa fino a un certo punto perché sa che a breve avrà l’opportunità di esordire in A. «Quando dicono che sono un predestinato - ha spiegato a Sky - non ci faccio caso. Mi piace sentire questi complimenti, ma tengo i piedi per terra e lavoro molto. Sono un ragazzo umile e non ho intenzione di cambiare. Il prossimo obiettivo è l’esordio in Serie A, poi si vedrà». Quel momento sta per arrivare.
«Io in Serie A? Il mio obiettivo è sempre stato arrivare lì»