Corriere dello Sport

UN DESTINO DA INTER ESPOSITO È PRONTO

Conte ha solo tre attaccanti a disposizio­ne: il baby diventerà il 4º deb più giovane d’Europa

- di Andrea Ramazzotti

Il predestina­to scalda il motore. Sebastiano Esposito nelle prossime settimane avrà la sua chance. Forse un paio, magari dal 1’. Perché Conte sa bene che, con 7 partite in 21 giorni, 3 soli attaccanti in rosa non possono bastare. Senza Sanchez, c’è il rischio di andare incontro a nuovi infortuni e di arrivare con l’acqua alla gola alle gare chiave per il futuro. Ecco perché il talento della Primavera sarà gettato nella mischia. Non domenica a Reggio Emilia (almeno non tra i titolari...), ma occhio al match di San Siro con il Parma (sabato 26), a una trasferta tra Brescia (martedì 29) e Bologna (sabato 2 novembre) e alla sfida post Champions di sabato 9 novembre al Meazza con il Verona. Da qua a Natale ci saranno 14 appuntamen­ti tra Serie A e Champions League e la freschezza di Esposito può dare una mano.

FIDUCIA E STIMA. Conte si è calcistica­mente innamorato di Esposito fin dalla scorsa estate quando gli ha fatto giocare tutte le amichevoli. Il ragazzo ha già esordito in Europa League e l'ex ct è convinto che, nonostante la sua carta d’identità dica che ha solo 17 anni e 3 mesi, sia pronto anche al grande passo in campionato. In Europa quest’anno c’è chi è stato più precoce di lui quanto a debutto, ma in viale della Liberazion­e e alla Pinetina nessuno pensa a certe classifich­e. La parola d’ordine e far crescere il ragazzo lontano dalla luce dei riflettori e sotto questo aspetto Conte, che è stato calciatore e che nella sua carriera ha aiutato diversi talenti a “sbocciare” (un esempio per tutti: Paul Pogba), è considerat­o una garanzia.

CASO UNDER 17. Ieri Esposito si è allenato alla Pinetina e così sarà anche nelle prossime settimane visto che il suo biglietto per il Brasile è stato “rimborsato” e non si unirà alla formazione di Nunziata. Il Mondiale Under 17 non si gioca in una data Fifa e l’Inter, che comunque a questa manifestaz­ione ha dato 5 azzurri più Agoumé, non era obbligata a mandare il ragazzo in azzurro. Lo stesso ha fatto il Barcellona che non ha concesso Ansu Fati alla Spagna. Due stelle in meno. Restando in Italia un comportame­nto simile (ma non uguale) era stato tenuto in occasione dei Mondiali Under 20, due anni fa, dal Pescara con Bettella (era stato mandato dopo i play off di B) e dall’Empoli con Dimarco (era arrivato al termine della corsa salvezza). Esposito è legato alla maglia azzurra: il Mondiale lo avrebbe giocato volentieri, ma la sua è stata una rinuncia dolorosa fino a un certo punto perché sa che a breve avrà l’opportunit­à di esordire in A. «Quando dicono che sono un predestina­to - ha spiegato a Sky - non ci faccio caso. Mi piace sentire questi compliment­i, ma tengo i piedi per terra e lavoro molto. Sono un ragazzo umile e non ho intenzione di cambiare. Il prossimo obiettivo è l’esordio in Serie A, poi si vedrà». Quel momento sta per arrivare.

«Io in Serie A? Il mio obiettivo è sempre stato arrivare lì»

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GETTY Sebastiano Esposito, 17 anni, attaccante dell’Inter

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