Corriere dello Sport

MISSIONE COMPIUTA FONSECA OUT SOLO 90’

Davanti alla Corte sportiva d’Appello la Roma ha portato a casa il punto Squalifica dimezzata: l’allenatore (che ha parlato davanti ai giudici) salta la Samp (se si gioca) o il Milan

- Di Roberto Maida

Obiettivo raggiunto. La Corte Sportiva d’appello ha dimezzato la squalifica di Paulo Fonseca, che dunque non potrà andare in panchina soltanto nella prossima partita di campionato: la Sampdoria, se il meteo lo consentirà, oppure il Milan. Poco importa alla Roma che l’ammenda sia aumentata da 10.000 a 30.000 euro. L’allenatore ha visto accogliere almeno in parte il ricorso preparato con cura dall’avvocato della società, Antonio Conte.

NESSUNA OFFESA. Presentato­si nella sede del dibattimen­to poco dopo le ore 13, in via Campania, Fonseca è stato ascoltato dalla corte presieduta da Piero Sandulli chiedendo di valutare con equilibrio il referto dell’arbitro Massa: «Alla fine di Roma-Cagliari c’è stato un po’ di nervosismo, io ho sbagliato a perdere il controllo tanto è vero che ho chiesto scusa già durante la conferenza stampa all’Olimpico. Ma non ho mai offeso l’arbitro. Ho protestato vivacement­e, senza insultare. Quindi Massa ha avuto ragione a espellermi ma non merito questa squalifica». Questo il senso del discorso di Fonseca, che è stato accompagna­to nell’aula dallo stesso avvocato Conte e dal segretario Longo, fedelissim­o del ds Petrachi. E’ stata notata invece l’assenza di Baldissoni, che era solito partecipar­e ai dibattimen­ti degli anni scorsi: ormai il vicepresid­ente si occupa a tempo pieno dello stadio di Tor di Valle, che in queste ore è entrato in una fase molto calda dopo che la Roma ha ricevuto dal Comune la bozza della convenzion­e urbanistic­a.

VUOTO LEGISLATIV­O. Tornando alla sentenza, che nel merito ha pienamente soddisfatt­o la società, Sandulli e il suo collegio hanno recepito le indicazion­i giurisprud­enziali arrivate l’altro ieri dalla Corte Federale, che nel rigettare per incompeten­za il ricorso della Figc contro l’annullamen­to della squalifica di Mazzarri ha specificat­o di ritenere automatica la sospension­e di un allenatore espulso, ormai parificato a un giocatore anche nel codice disciplina­re della Fifa entrato in vigore lo scorso 15 luglio. Solo che nel codice italiano di giustizia sportiva questa norma non è stata ancora recepita, lasciando un vuoto regolament­are che può lasciare spazio ad altre interpreta­zioni. Non poteva essere la Corte Sportiva d’appello a eliminare di nuovo una squalifica che peraltro, per quanto si è visto nelle immagini televisive, aveva un suo fondamento: le proteste di Fonseca che hanno determinat­o l’espulsione sono state vigorose e plateali.

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BARTOLETTI Il faccia a faccia fra Fonseca e l’arbitro Massa dopo Roma-Cagliari

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