Corriere dello Sport

Le sfide di maggio come modello

- F.p.

- Variazione sul tema preparato dai match analyst della Lazio. Simone Inzaghi ha studiato l’Atalanta durante la sosta e non si è limitato, come fa di solito, alle ultime cinque partite della stagione in corso. Nelle prossime ore, se non lo ha già fatto ieri pomeriggio, metterà i suoi giocatori davanti al video per la replica dei due precedenti dello scorso maggio: la sconfitta del 5 maggio in campionato (1-3) e la finale di Coppa Italia, dieci giorni dopo, vinta con i gol di Milinkovic e Correa. Immagini utili a ripassare la lezione, rivedendo cos’era stato sbagliato nella prima sfida dello stadio Olimpico e come la Lazio aveva invece impostato e migliorato il copione tattico nella seconda sfida, decisiva per mantenere un posto ai gironi di Europa League e portare a casa un trofeo. Una differenza fondamenta­le su cui ha insistito durante il discorso che apriva l’allenament­o di mercoledì pomeriggio.

COMPATTEZZ­A. Nella partita del 5 maggio, dopo il vantaggio trovato con il gol di Parolo, la Lazio aveva tenuto i ritmi troppo bassi e si era messa a palleggiar­e finendo per perdere il controllo del gioco, schiacciat­a dalla velocità e dall’aggressivi­tà dell’Atalanta. La finale di Coppa Italia, invece, venne affrontata con un altro atteggiame­nto, combattend­o e lottando su ogni pallone, cercando di vincere i duelli e sostenere il confronto sul terreno dell’intensità, del ritmo, della pressione, gli argomenti preferiti da Gasperini e dal suo gruppo. Simone chiese ai suoi giocatori di mantenere compattezz­a, distanze corte tra i reparti, lucidità di pensiero, pazienza. Ecco cosa disse il giorno prima della finale: «La sconfitta di dieci giorni fa ci ha insegnato tante cose, abbiamo visto e analizzato. Conterà la leggerezza dei miei ragazzi, dovranno essere tranquilli. Io sono sereno, fiducioso, dovremo lavorare nel migliore dei modi, conservand­o lucidità in qualsiasi momento. Se resteremo uniti, avremo tantissime possibilit­à di vincere».

DIFFERENZA. La Lazio riuscì a spuntarla dopo ottanta minuti di combattime­nto passando in vantaggio con il colpo di testa di Milinkovic su angolo. Allo scadere arrivò il raddoppio di Correa. Il serbo era entrato in corsa, appena recuperato da un infortunio, sostituend­o Luis Alberto. Questa volta Inzaghi non potrà contare su Leiva, squalifica­to, e avrà Parolo come unico mediano di riferiment­o per proteggere i suoi due fantasisti, a cui chiederà un sacrificio anche nella fase di copertura. Gasp ha perso Zapata e dovrà decidere se sostituirl­o con Muriel o avanzare Gomez inserendo un centrocamp­ista in più. In questo caso potrebbe mettere la Lazio in inferiorit­à nel palleggio. Inzaghi ci pensa da due settimane e in relazione alla classifica, non perché sia intervenut­o Lotito reclamando una reazione da parte di tutta la Lazio. Con il suo staff, sa preparare benissimo le partite. Ci riuscirà anche questa volta.

Inzaghi e i giocatori al video per rivedere il ko (1-3) e il trionfo in Coppa Italia (2-0)

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