Conti in rosso, il Diavolo in Europa: costi quel che costi
MILANO - Europa a tutti i costi. I 146 milioni di rosso a bilancio, dato trapelato nella giornata di mercoledì, hanno spiegato in maniera ancora più eloquente perché, nel giorno della presentazione di Pioli, sia i dirigenti sia il nuovo tecnico hanno rilanciato l’obiettivo Champions. Strappare il pass per l’Europa che conta, infatti, darebbe la prima significativa svolta ad un percorso che, dal 2014 a questa parte, ha prodotto perdite complessive per 559,6 milioni. Si sono succedute 3 diverse proprietà, che hanno generato ripetute rivoluzioni dirigenziali, per non parlare dei 7 diversi allenatori e di un’infinita serie di nuovi giocatori: eppure, il Milan, inteso come squadra, non ha mai fatto il salto di qualità, arrivando al massimo al 5° posto nella scorsa stagione.
ALMENO L’EUROPA LEAGUE. Da Elliott arriva la rassicurazione di aver tirato una sorta di riga sul passato con quest’ultimo bilancio e che, in ogni, caso le perdite sono destinate a diminuire in questo esercizio. Resta il fatto che dal risultato sportivo non si possa prescindere. Chiaro che la Champions si trasformerebbe in un volano, garantendo subito una cinquantina di milioni in più come ricavi, attirando nuovi sponsor, sbloccando così un settore, quello commerciale, che appare in assoluto stallo, e magari pure qualche giocatore di prestigio. Anche l’Europa League, però, assicurerebbe dei vantaggi, seppure il beneficio per i ricavi sarebbe inferiore, ma almeno scatterebbe qualche bonus, o non scatterebbero alcuni malus, con i partner attuali. In un situazione del genere, insomma, anche il più piccolo possibile vantaggio per il bilancio deve essere sfruttato.
PRIMA POSSIBILE. Da non trascurare un ulteriore dettaglio: in cambio dell’azzeramento delle pendenze passate, il Milan è rimasto fuori dall’Europa League. Nel momento in cui si qualificherà nuovamente per le Coppe, però, è destinato a finire nuovamente a giudizio dell’Uefa. In sostanza, è già sicuro che dovrà passare attraverso un settlement agreement. E allora tanto meglio che questo nuovo passaggio arrivi il prima possibile, visto che quel periodo sarà da “lacrime e sangue”. Anzi, solo dopo che il Diavolo lo avrà attraversato potrà davvero pensare di ripartire.
ESTATE DELICATA. Ad ogni modo, quei conti restano da migliorare obbligatoriamente. E allora, se non a gennaio, visto che avrebbe poco senso togliere competitività alla squadra durante la stagione, la prossima estate saranno da mettere in preventivo una serie di cessioni. Potrà essere coinvolto qualche big, oppure alcuni prodotti del vivaio, l’importante sarà realizzare un bel “cumulo” di plusvalenze: è questa, infatti, la strada più immediata per aumentare i ricavi…
Solo con Champions o Europa League la società potrebbe provare a risalire