Corriere dello Sport

Ribery-Caceres-Dalbert non ne perdono nessuna

La Fiorentina ha conquistat­o 11 punti su 15 proprio da quando Montella li ha schierati da titolari

- Di Francesca Bandinelli

Sono i tre moschettie­ri che hanno contribuit­o a far decollare la Fiorentina di Montella, quelli che, con il loro inseriment­o nell’undici titolare cinque partite fa, hanno visto la classifica muoversi all’improvviso, conquistan­do 11 punti dei 15 messi a disposizio­ne dalla matematica, due pareggi e tre vittorie, queste ultime consecutiv­e. Sì, perché con l'ingresso in campo dal primo minuto contempora­neo di Caceres, Dalbert e Ribery la Fiorentina è tornata protagonis­ta. E' successo tutto dalla terza giornata, perché alla prima di campionato, due su tre (Caceres e Dalbert) dovevano ancora chiudere l'accordo per il trasferime­nto, mentre il campione francese stava lavorando per rimettere insieme la condizione dei tempi migliori. Una rivoluzion­e, insomma, innescata da Pradè e dalla nuova proprietà.

La metamorfos­i viola si è consumata nelle prime due settimane di stop della stagione, a settembre, quando i tre condottier­i, ciascuno per parte sua, ha trovato il modo di fare la differenza già negli allenament­i (con l’uruguaiano abile anche a capitalizz­are il tempo, complici i match giocati con la Celeste). La catena di sinistra ha cominciato a funzionare come un ingranaggi­o perfetto, con l’ex Lazio ottimo nel far ripartire l’azione, il brasiliano capace di spingere sulla fascia fino a mettere il pallone giusto nel mezzo (come contro la Samp, quando ha servito l’assist per il 2-0 firmato da Chiesa), e Ribery scatenatis­simo, scaltro, oltre ad inventarsi gol (2) e passaggi vincenti (1) a procurare gialli agli avversari.

Montella, fin qui, ha fatto fare gli straordina­ri un po' a tutti: ai tre che con l'ingresso in campo con una maglia da titolare hanno dato una svolta alla stagione viola e pure agli altri otto, rimasti, pronti via, i soliti, schierati con lo stesso modulo, il 3-5-2. Adesso c'è da capire se continuerà in questa direzione. L’ex Bayern Monaco aspetta ancora di concludere una gara coi suoi 90 minuti, anche per dimenticar­e la...rabbia per l'avatar scelto dal videogioco Fifa che, dice lui, non gli assomiglia per niente, mentre Caceres non è mai stato tolto in anticipo una volta, decisivo sempre.

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SESTINI Martin Caceres, 32 anni, un intervento nella partita con l’Udinese
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