Ribery-Caceres-Dalbert non ne perdono nessuna
La Fiorentina ha conquistato 11 punti su 15 proprio da quando Montella li ha schierati da titolari
Sono i tre moschettieri che hanno contribuito a far decollare la Fiorentina di Montella, quelli che, con il loro inserimento nell’undici titolare cinque partite fa, hanno visto la classifica muoversi all’improvviso, conquistando 11 punti dei 15 messi a disposizione dalla matematica, due pareggi e tre vittorie, queste ultime consecutive. Sì, perché con l'ingresso in campo dal primo minuto contemporaneo di Caceres, Dalbert e Ribery la Fiorentina è tornata protagonista. E' successo tutto dalla terza giornata, perché alla prima di campionato, due su tre (Caceres e Dalbert) dovevano ancora chiudere l'accordo per il trasferimento, mentre il campione francese stava lavorando per rimettere insieme la condizione dei tempi migliori. Una rivoluzione, insomma, innescata da Pradè e dalla nuova proprietà.
La metamorfosi viola si è consumata nelle prime due settimane di stop della stagione, a settembre, quando i tre condottieri, ciascuno per parte sua, ha trovato il modo di fare la differenza già negli allenamenti (con l’uruguaiano abile anche a capitalizzare il tempo, complici i match giocati con la Celeste). La catena di sinistra ha cominciato a funzionare come un ingranaggio perfetto, con l’ex Lazio ottimo nel far ripartire l’azione, il brasiliano capace di spingere sulla fascia fino a mettere il pallone giusto nel mezzo (come contro la Samp, quando ha servito l’assist per il 2-0 firmato da Chiesa), e Ribery scatenatissimo, scaltro, oltre ad inventarsi gol (2) e passaggi vincenti (1) a procurare gialli agli avversari.
Montella, fin qui, ha fatto fare gli straordinari un po' a tutti: ai tre che con l'ingresso in campo con una maglia da titolare hanno dato una svolta alla stagione viola e pure agli altri otto, rimasti, pronti via, i soliti, schierati con lo stesso modulo, il 3-5-2. Adesso c'è da capire se continuerà in questa direzione. L’ex Bayern Monaco aspetta ancora di concludere una gara coi suoi 90 minuti, anche per dimenticare la...rabbia per l'avatar scelto dal videogioco Fifa che, dice lui, non gli assomiglia per niente, mentre Caceres non è mai stato tolto in anticipo una volta, decisivo sempre.