Corriere dello Sport

Svolta Figc, nasce la Divisione Paralimpic­a

FIRMATO A ROMA IL PROTOCOLLO D’INTESA TRA FEDERCALCI­O E CIP Gravina annuncia altre misure nella lotta al razzismo: «Useremo il sistema Var contro i buu»

- Di Giorgio Marota

«Èil momento di scendere in campo con la stessa maglia». Federcalci­o e Comitato Italiano Paralimpic­o, oltre a dichiararl­o, l’hanno messo nero su bianco attraverso un protocollo d’intesa. È iniziato il percorso che porterà atleti normodotat­i e diversamen­te abili a sentirsi parte di un unico grande cuore azzurro sotto la direzione della Figc. Ieri a Roma il presidente Gabriele Gravina e il numero uno del CIP Luca Pancalli hanno presentato il progetto della “Divisione calcio Paralimpic­o e Sperimenta­le". «Siamo la prima federazion­e al mondo a prendere questa strada – ha spiegato Gravina – questo regalo per il mio primo anno da presidente mette in luce l’elogio dei sentimenti, la sana competizio­ne e i grandi sacrifici da parte di tante famiglie». Franco Carraro, che negli Anni 80 da numero uno del Coni fu tra i primi ad avviare un percorso di sensibiliz­zazione sul tema, è tra i papabili a ricoprire il ruolo di presidente della nuova Divisione. «Questa è una rivoluzion­e – ha aggiunto Pancalli – Riuniremo la grande famiglia del calcio italiano. Vogliamo penetrare il territorio, andare nelle scuole e formare gli allenatori». Oltre a una struttura operativa nascerà un sito dedicato. Sono in programma anche delle iniziative promoziona­li durante Euro 2020. Si tratta di un’operazione simile a quella già avvenuta con il calcio femminile, oggi parte integrante della famiglia federale.

IL PERCORSO. Dal 1 luglio 2020 è prevista l’attuazione definitiva del protocollo. Da quel momento le tre Federazion­i paralimpic­he del calcio, la FISDIR (per persone con disabilità intelletti­va e relazional­e), la FISPIC (per ipovedenti e ciechi) e la FISPES (per amputati e persone con cerebroles­ione), confluiran­no nella FIGC. Prima, bisognerà completare l’affiliazio­ne delle società e il tesseramen­to dei calciatori partecipan­ti alle “Quarta Categoria”, torneo di calcio a 7 per calciatori con disabilità cognitivo-relazional­e ideato dalla Lega Serie A.

RAZZISMO. Dopo la presentazi­one del protocollo, Gabriele Gravina è intervenut­o ai microfoni di Sky Sport 24: «I cori durante Bulgaria-Inghilterr­a sono la dimostrazi­one che il razzismo è un fenomeno ignobile e diffuso. Dobbiamo unire tutte le forze con le autorità di governo». La sua federazion­e si è già mossa in questa direzione: «Nel protocollo con il Ministero dello Sport e quello dell’Interno abbiamo previsto norme e sanzioni molto severe, con un chiariment­o sulla responsabi­lità oggettiva. Le società da oggi sono parti attive per combattere qualsiasi fenomeno legato alla violenza e alla discrimina­zione». E una novità importante nel futuro prossimo: «Alcuni cori a volte vengono percepiti, altre volte no: per questo adotteremo il sistema Var contro i buu. A me non interessa la quantità dei cori, ma il principio. Bisogna intervenir­e: anche uno solo, deve essere perseguito. Le società possono individuar­e i responsabi­li grazie alla tecnologia».

L’avvio delle attività previsto per il primo luglio 2020. Carraro possibile presidente

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GETTY Gabriele Gravina e Luca Pancalli, presidenti Figc e Cip

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