Corriere dello Sport

IL PRIMO CLASICO NON TROVA PACE

Proteste in Catalogna: Barcellona-Real Madrid in bilico Si dovrebbe giocare il 26 ma è a rischio la sicurezza per le vicende politiche

- Di Andrea De Pauli

Il presidente della Federcalci­o iberica, Luis Rubiales, auspicava una decisione definitiva già ieri sera, ma per il momento il Comité de Competicio­n, l’organo competente che fa parte della medesima Federazion­e, non si è ancora espresso. L’impression­e, però, è che a questo punto è praticamen­te impossibil­e che il primo Clasico della stagione possa celebrarsi al Camp Nou, alle 13 di sabato 26 ottobre, come fissato in un primo tempo.

Nessuna delle parti in causa, compreso lo stesso Barça, che in principio spingeva per il rispetto della data stabilita, ritiene infatti prudente disputare la madre di tutte le partite, con la consapevol­ezza dei rischi per la pubblica sicurezza in un fine settimana in cui la piattaform­a Tsunami Democràtic ha già annunciato una nuova manifestaz­ione per le strade del capoluogo catalano, in segno di protesta contro le durissime condanne comminate dal Tribunal Supremo ai 12 leader indipenden­tisti. DIBATTITO APERTO. Di quella che, ormai, è diventata a tutti gli effetti una questione di Stato, ne hanno parlato tutte le parti in causa, ciascuna sempre ben attenta ai propri interessi particolar­i, ad iniziare dal numero uno della locale Legacalcio, Javier Tebas, che insiste sul rispetto di data e orario, ma a campi invertiti. «Sento parlare dell’ipotesi 18 dicembre, ma quel giorno ci sono le partite di Coppa del Re, per cui è impraticab­ile. La cosa più semplice è giocare al Bernabeu invece che al Camp Nou».

OCCHIO ALL’ASIA. In realtà, la principale preoccupaz­ione di Tebas rimane quella di accontenta­re gli operatori del mercato asiatico, a cui è molto gradita l’ora di pranzo di un fine settimana. Un Clasico serale, a metà settimana, farebbe crollare inevitabil­mente l’audience. Preferisce non esprimere preferenze, invece, la Federazion­e, che per bocca di Rubiales, però, ha lamentato l’atteggiame­nto della componente politica. «Il Governo non ci ha chiamato».

Se ne lava le mani il Ministero degli Interni, che propende per il rinvio, ma preferisce lasciare la patata bollente al Comite de Competicio­n. Il Barça, da parte sua, non ne vuol sapere dell’inversione della sede, come d’altronde anche il Real, ma ora apre all’ipotesi di un Clasico al Camp Nou in dicembre. Posizione che trova l’approvazio­ne del tecnico blaugrana Ernesto Valverde, che ha detto la sua all’antivigili­a della trasferta di Eibar. «Giovedì notte torneremo dalla trasferta di Praga di Champions League e il giorno dopo dovremmo viaggiare nuovamente verso Madrid. La cosa più normale sarebbe mantenere tutto com’era fissato».

Le ipotesi: campi invertiti o partita a dicembre. Per ora decisione rinviata

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ANSA La manifestaz­ione degli studenti ieri nel centro di Barcellona

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