Corriere dello Sport

La Reggina per la svolta in trasferta

- Di Eugenio Marino

La Reggina si rinchiude al Sant’Agata per cercare la giusta concentraz­ione e provare le soluzioni tattiche in vista di Monopoli. Trasferta insidiosa contro un’avversaria difficile che condivide con i reggini il secondo posto in classifica. Ambiziosa al pari delle notevoli potenziali­tà tecniche ribadite dopo l’ultima vittoria esterna, la squadra pugliese è guidata da Beppe Scienza, vecchia conoscenza amaranto. Toscano, per abitudine e necessità, guarda poco in casa avversaria. Il tecnico reggino suole ripetere che «non è il caso di distrarsi troppo. Devi conoscere bene le caratteris­tiche degli avversari e il loro modo di stare in campo. Poi è la tua squadra che deve utilizzare l’approccio giusto e avere bene in testa la gara che intende disputare». Non c’è arroganza, o presunzion­e, nel pensiero dell’allenatore che, altro concetto ripetuto, sostiene di «rispettare tutti gli avversari ma che la Reggina si gioca la propria partita contro chiunque». Idee chiare e consapevol­ezza delle qualità del gruppo, della forza dei suoi calciatori e del lavoro che svolgono con minuziosa applicazio­ne nel corso della settimana. Poi, anche in ragione delle caratteris­tiche degli avversari, l’allenatore sceglie con maniacale oculatezza la squadra da mandare in campo. «Non ci sono differenze tra chi va in campo e chi in panchina - il suo pensiero - Abbiamo pensato alla composizio­ne dell’organico scegliendo due calciatori affidabili per ogni ruolo». Dopo la facile sottolinea­tura dell’alto rendimento casalingo della Reggina, protagonis­ta di cinque vittorie interne, Toscano ha indicato l’importanza della trasferta di Monopoli. L’argomento ha indotto l’allenatore a guardare per un attimo indietro per ricordare la trasferta di Pagani, il terzo 1-1 delle gare esterne degli amaranto che lontano dal Granillo sono ancora a secco di vittorie.

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