La Reggina per la svolta in trasferta
La Reggina si rinchiude al Sant’Agata per cercare la giusta concentrazione e provare le soluzioni tattiche in vista di Monopoli. Trasferta insidiosa contro un’avversaria difficile che condivide con i reggini il secondo posto in classifica. Ambiziosa al pari delle notevoli potenzialità tecniche ribadite dopo l’ultima vittoria esterna, la squadra pugliese è guidata da Beppe Scienza, vecchia conoscenza amaranto. Toscano, per abitudine e necessità, guarda poco in casa avversaria. Il tecnico reggino suole ripetere che «non è il caso di distrarsi troppo. Devi conoscere bene le caratteristiche degli avversari e il loro modo di stare in campo. Poi è la tua squadra che deve utilizzare l’approccio giusto e avere bene in testa la gara che intende disputare». Non c’è arroganza, o presunzione, nel pensiero dell’allenatore che, altro concetto ripetuto, sostiene di «rispettare tutti gli avversari ma che la Reggina si gioca la propria partita contro chiunque». Idee chiare e consapevolezza delle qualità del gruppo, della forza dei suoi calciatori e del lavoro che svolgono con minuziosa applicazione nel corso della settimana. Poi, anche in ragione delle caratteristiche degli avversari, l’allenatore sceglie con maniacale oculatezza la squadra da mandare in campo. «Non ci sono differenze tra chi va in campo e chi in panchina - il suo pensiero - Abbiamo pensato alla composizione dell’organico scegliendo due calciatori affidabili per ogni ruolo». Dopo la facile sottolineatura dell’alto rendimento casalingo della Reggina, protagonista di cinque vittorie interne, Toscano ha indicato l’importanza della trasferta di Monopoli. L’argomento ha indotto l’allenatore a guardare per un attimo indietro per ricordare la trasferta di Pagani, il terzo 1-1 delle gare esterne degli amaranto che lontano dal Granillo sono ancora a secco di vittorie.