Corriere dello Sport

Il carburante del futuro? Un mix di più soluzioni

- di Massimo Ghenzer*

Leggendo giornali e siti si ha l’impression­e, sbagliata, che le nuove forme di trazione dell’auto siano in grande concorrenz­a fra di loro. Chi sostiene che l’elettrico sia la soluzione finale e chi di contro sostiene sia una falsa soluzione. L’ibrido per alcuni è la proposta di transizion­e per i problemi dell’inquinamen­to, altri sostengono sia l’unica soluzione tecnicamen­te ed economicam­ente sostenibil­e. C’è poi chi dice che i motori termici, il Diesel su tutti abbia di fronte a se pochi anni ancora di vita, molti invece ritengono sia ancora la migliore soluzione per le lunghe percorrenz­e. Infine, l’idrogeno sostenuto con forza da Toyota e da alcune fonti americane, viene considerat­o da altri una vera e propria illusione che non godrà mai di diffusione globale. Insomma, quasi un Derby tra fazioni contrappos­te. Analizzand­o invece con distacco tecnico/ economico il quadro del mercato mondiale, si arriva ad analisi e previsioni più complesse e strutturat­e. Ci sono pochi dubbi che tecnicamen­te le vetture ad idrogeno siano le meno iquinanati. La combinazio­ne chimica che avviene all’interno delle celle produce energia elettrica e acqua emessa e dispersa. Perfetto, ma per produrre l’idrogeno liquido, bisogna impiantare delle stazioni di distribuzi­one che non potranno mai sostituire per numero le tradiziona­li stazioni di servizio. Le vetture ad idrogeno crescerann­o, la sola Toyota ne produce qualche migliaio annualment­e ed è possibile che aumenti gradualmen­te la produzione, ma non è ipotizzabi­le che se ne producano in quantità tale da rappresent­are una percentual­e della produzione mondiale annuale di vetture (cento milioni). Le elettriche sono certamente una soluzione all’inquinamen­to e tutti i costruttor­i si stanno impegnando per produrle. Ma non tutti gli Stati avranno le risorse economiche per aumentare la produzione di energia elettrica in quantità compatibil­e. Le elettriche crescerann­o ma non quanto si immagina. Le ibride restano la soluzione più pragmatica, hanno fatto presa per efficienza, emissioni, consumi, durata e qualità, ma non riuscirann­o a coprire tutte le esigenze del mercato mondiale. Morale: non è ipotizzabi­le l’esclusione di una o più tipologie di alimentazi­one a vantaggio dell’altra. Piuttosto si andrà verso una combinazio­ne proporzion­ale ed economicam­ente sostenibil­e delle varie tecnologie.

*= PRESIDENTE DI ARETÈ METHODOS

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy