Corriere dello Sport

Gaudenzi presidente dell’Atp?

- Ste.sem.

Nel 1998 ci ha portato in finale di Coppa Davis, l’ultima giocata (e persa) dall’Italia a Milano contro la Svezia. E ci ha rimesso la spalla. Nel 2020 potrebbe guidare l’Atp e fare da padrone di casa nello sbarco a Torino delle Finals 2021: Andrea Gaudenzi, 46 anni, n. 18 del mondo nel 1995 riciclatos­i con successo da imprendito­re, è il favorito nella corsa alla succession­e dell’inglese Chris Kermode sulla poltrona più importante del tennis maschile. Lo sostiene il Daily Telegraph, e anche se il diretto interessat­o non commenta, molte piste portano a lui. Di certo Andrea è tra i candidati da cui a Londra uscirà il nome del nuovo presidente, e il suo sembra il profilo perfetto. Non solo per il passato da ottimo giocatore - è stato fra l’altro numero 1 del mondo juniores e ha vinto tre tornei pro - ma anche per le competenze managerial­i e le qualità di negoziator­e grintoso (è rimasta famosa nell’ambiente una sua battaglia per i compensi in Coppa Davis) e di abile diplomatic­o. Prima ancora di appendere la racchetta al chiodo Gaudenzi, provenient­e da una famiglia tennistica e faentino come Raffaella Reggi e l’ex presidente dell’Itf Francesco Ricci Bitti, si è laureato in Giurisprud­enza a Bologna. Dopo un master in Business Administra­tion, per cinque anni ha lavorato a Bwin, seguendo i contratti con il Milan e il Real Madrid. E stato poi manager di sportivi (calciatori, ma per un periodo anche di Fabio Fognini) prima di dedicarsi alla creazione di alcune start-up nel settore dei giochi e della musica online (Real Fun Games, Soldo, Musixmatch). Da anni vive a Londra, e non ha mai interrotto i suoi rapporti con il tennis: qualche tempo fa si era parlato di lui come futuro direttore degli Internazio­nali d’Italia, ipotesi poi tramontata. Oggi è consulente nel board di Atp Media, la società che tratta i diritti dei tornei Atp 250 e 500, una posizione nella quale ha potuto sicurament­e farsi apprezzare in un periodo molto burrascoso per l’Atp. Dopo il mancato rinnovo del contratto a Kermode, avversato da Djokovic ma sostenuto da Federer e Nadal (che in estate sono rientrati nel players council proprio per avere voce in capitolo), nel 2019 si è aperta infatti una dura battaglia per la succession­e. L’erede designato sembrava essere l’ex pro e rappresent­ante dei giocatori Justin Gimelstob, finito però nei guai con la giustizia americana e poco amato da Federer e Nadal. A Parigi-Bercy a fine ottobre verrà scelto il successore di Gimelstob nel board Atp, una scelta che avrà il suo peso nell’elezione del presidente, in programma durante le Atp Finals. Gaudenzi sarebbe il primo non anglosasso­ne a ricoprire il ruolo, altro particolar­e che, in un tennis ormai dominato su campi dall’Europa non britannica, e con gli Usa ridotti a comprimari, potrebbe giocare a suo favore.

Ex numero 18 del mondo, è manager e imprendito­re di successo

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ANSA Andrea Gaudenzi, 46 anni, in carriera ha vinto tre tornei Atp
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