Sensi, nuovo stop salterà il Borussia
Tegola Inter: ancora guai muscolari per l’ex Sassuolo
Conte perde un altro pezzo, anzi lo riperde visto che si tratta di Sensi. Proprio quando sembrava recuperato, infatti, tanto che già mercoledì era tornato allenarsi in gruppo, il centrocampista è stato costretto a fermarsi di nuovo. E il fastidio accusato giovedì, al termine della seduta, dopo gli accertamenti di ieri si è rivelato «un risentimento del muscolo psoas» della coscia destra. Non si tratta di una ricaduta, visto che, contro la Juventus, lo scorso 6 ottobre, l’ex Sassuolo era stato costretto ad uscire per un’elongazione dell’adduttore sempre della gamba destra. Il sospetto, però, è che, per compensare quel primo guaio, Sensi abbia finito per caricare eccessivamente sullo psoas, di qui il nuovo infortunio.
ALMENO UNA SETTIMANA. Per di più, seppur di lieve entità, stavolta gli esami hanno certificato una lesione nel muscolo. Nulla di grave, insomma, ma è chiaro che ora di dovrà procedere con ancora maggiore cautela. Sensi avrebbe dovuto accomodarsi soltanto in panchina domani con il Sassuolo, per poi essere in campo dall’inizio mercoledì prossimo contro il Borussia Dortmund, in un match quasi da dentro o fuori per proseguire l’avventura in Champions. A questo punto, con i tedeschi non ci sarà. E’ da vedere, invece, anche c’è ottimismo, se riuscirà a tornare per una tra le sfide con il Parma (sabato 26) o Brescia (martedì 29). La situazione sarà più chiara la prossima settimana, quando verranno effettuati nuovi controlli per valutare le condizioni del muscolo. In ogni caso, anche per non rischiare, non ci sarebbe da sorprendersi se, alla fine, Sensi si rivedrà solo contro il Bologna, il prossimo 2 novembre.
INDISPENSABILE. Si complicano, insomma, i piani di Conte, che già questa settimana aveva dovuto digerire gli infortuni di D’Ambrosio e Sanchez, con il primo (frattura della falange del quarto dito del piede destro) che dovrebbe cavarsela in 10-15 giorni, mentre il secondo, operato mercoledì alla caviglia sinistra, ha chiuso con abbondante anticipo il suo 2019. Nessuno dei due, però, almeno finora, si era rivelato così importante e decisivo come Sensi. L’ex Sassuolo non solo si è calato alla perfezione nel sistema di Conte, ma ha regalato quella qualità in più ad una mediana forse troppo povera da quel punto di vista.
E pensare che il suo innesto non era stato richiesto dall’allenatore, ma era nato dall’esigenza di realizzare una plusvalenza (il giovane Sala è finito alla squadra neroverde in cambio di 3 milioni), portando a casa un vero vice Brozovic e coprendo così un vuoto in rosa. Altro che rincalzo, sin dall’estate Sensi si è dimostrato un elemento cardine, dando una mano nella costruzione della manovra (2 assist), ma anche proponendosi come terminale (già 3 i gol messi a segno), sfruttando capacità balistiche e tempi di inserimento. Non a caso, quando non era in campo – nella prima ora con la Lazio e dopo mezz’ora con la Juventus -, l’Inter ha fatto molto più fatica a sviluppare il suo gioco.
DUE PER UNA MAGLIA. E allora cosa potrà fare Conte per ovviare all’assenza centrocampista nato ad Urbino. Beh, sembra chiaro che, con Barella punto fermo, saranno soprattutto Vecino e Gagliardini a dividersi il compito, mentre appare più difficile che venga coinvolto Borja Valero, se non per qualche spicchio finale di partita. L’uruguayano e l’ex atalantino sono in ballottaggio già per domani, con il primo che, insieme al connazionale Godin è stato l’ultimo a rientrare alla Pinetina dopo gli impegni con le nazionali e il secondo che, invece, è rimasto per tutto il tempo agli ordini di Conte. Finora, nessuno dei due ha incantato
L’uruguaiano e l’ex atalantino sono in ballottaggio già per domani
Entrambi tuttavia non hanno brillato Il tecnico si aspetta un salto di qualità
ed è uno dei motivi per cui Conte si aspetta da entrambi un salto di qualità. Probabile che chi comincerà n panchina con il Sassuolo, poi, partirà dall’inizio con il Borussia Dortmund.