Dietro gira tutto attorno a Bonucci
C’è una Juve che cambia e può continuare a cambiare. L'abbondanza dalla cintola in su è tale, che può consentire a Maurizio Sarri di valutare di volta in volta tra il sistema con il trequartista e quello con il tridente. E poi c'è una Juve che non cambia e che continuerà a non cambiare ancora un po’. È quella di una difesa che ha bisogno di certezze e punti fermi. «Noi nella linea difensiva abbiamo cercato di dare continuità perché era l'unico modo per alzare il rendimento nel reparto arretrato. Una volta trovata stabilità, il recupero di Daniele Rugani rimane un obiettivo importante»: con queste parole il tecnico bianconero ha spiegato le scelte di questo inizio di stagione, anticipando anche quelle delle prossime partite.
CONTINUITÀ. Prima di rivedere Rugani ci sarà bisogno di altro tempo, per quanto rimanga nei pensieri di Sarri anche dopo un'estate vissuta con la valigia in mano e un trasferimento allo Zenit bloccato solo a causa dell'infortunio di Giorgio Chiellini. Così come per ritrovare Merih Demiral tra i titolare, per esempio. La coppia designata resta quella composta da Leonardo Bonucci e Matthijs De Ligt, quando i meccanismi saranno definitivamente assimilati allora potrà cominciare anche una rotazione nel pacchetto dei centrali.
SUPER BONUCCI. E se De Ligt tra alti e bassi prosegue nel suo periodo di ambientamento, le certezze per il momento sono tutte legate alla figura di Bonucci. Non a caso è l'unico giocatore della Juve a non aver saltato nemmeno un minuto di gioco fin qui, se fosse servito con ogni probabilità avrebbe giocato anche in Liechtenstein, primo turno di sosta tra club e Nazionale. L'infortunio di Chiellini lo ha responsabilizzato, forse anche sbloccato anziché penalizzarlo. E ora Bonucci ha finalmente ritrovato una condizione psico-fisica capace di riportarlo ai livelli precedenti al controverso passaggio al Milan. È lui la guida di De Ligt e tutti gli altri, è lui di nuovo uno dei centrali più forti e completi al mondo. E di lui, Sarri, non ha la minima intenzione di rinunciare. Né contro il Bologna, né mai.