Sarri, altro che integralista «Pronti per più soluzioni»
«La classifica in questo momento non ci interessa, dobbiamo essere concentrati sul dare continuità alle prestazioni di buon livello perché il risultato è una logica conseguenza». La vittoria sull’Inter è stato un primo passo, una prima svolta significativa della stagione ma Maurizio Sarri mantiene ben salda la rotta. I bianconeri sono tornati lassù, a comandare la classifica, come d’abitudine in questi anni, ma la graduatoria al momento non è la preoccupazione principale del tecnico, che preferisce prima avere nuove conferme puntando sulla continuità nella crescita della sua creatura.
SCETTICISMO. «Spero che sia stata una partita importante ma i tre punti li abbiamo già presi e quindi è passata - riconosce -. Credo che ci dobbiamo concentrare su una partita materialmente difficile come quella con il Bologna: non è mai facile fare riprendere il ritmo a un giocatore dopo la sosta». La prova di forza di San Siro ha fatto ricredere anche molti tifosi bianconeri sul conto del Comandante. Lui non se ne cura: «Convivo da tanti anni con lo scetticismo nei miei confronti, quindi non mi influenza più di tanto». Sarri pensa soltanto al Bologna e a riprendere nel modo giusto la corsa scudetto, con la speranza di riabbracciare Mihajlovic a bordo campo: «Spero che Sinisa sia in panchina perché lo rivedo molto molto volentieri - rileva -. Tra l’altro, il Bologna è una delle squadre che mi sono piaciute di più in questa fase iniziale della stagione. E’ un’opinione personale ma lo dicono anche i numeri, di altissimo livello: è tra le squadre che recuperano più palloni, che tirano più in porta e che subiscono meno conclusioni. Quindi è un avversario difficilissimo da affrontare».
MODULO. Che abito sceglierà quindi la Juve? Il trequartista, e il 4-31-2 dell’ultimo periodo, o il 4-33 rimane il punto di riferimento? «Penso che questa squadra debba essere pronta per tutte e due le soluzioni - argomenta l’allenatore bianconero -. In questo momento, per merito dei ragazzi, stiamo interpretando abbastanza bene un modulo neanche semplice sotto tutti i punti di vista, specie in fase difensiva. Di partita in partita, in base ai giocatori a disposizione, valuteremo quale modulo scegliere ma, ribadisco, dovremo essere pronti ad utilizzarli tutti e due». Per il momento, si andrà avanti con il trequartista, in attesa del rientro di Douglas Costa che consentirà di riproporre il tridente con Ronaldo e Higuain. Il brasiliano non è ancora pronto: «Non so da dove sia uscita la notizia del suo rientro perché si sta allenando sempre a parte - spiega Sarri -. In settimana sono tornati in gruppo Danilo e Ramsey. Su Douglas Costa e De Sciglio arrivano notizie confortanti dallo staff medico ma non sono ancora tornati a lavorare con i compagni». Bernardeschi è quindi favorito per agire alle spalle delle due punte: Higuain o Dybala accanto a Ronaldo? «Penso che siano adatti tutti e due…» sorride Sarri, che è deciso a puntare su Cuadrado sempre più in versione terzino. «Continuerò a farlo allenare da difensore esterno, ruolo in cui sta facendo enormi passi avanti dal punto di vista tattico. Ora deve migliorare nella fase difensiva a livello individuale».
DEMIRAL. Stasera la difesa sarà completata da Alex Sandro a sinistra e Bonucci-De Ligt al centro. Con Demiral, reduce da una settimana in copertina anche per vicende extra calcio, primo cambio dei centrali: «L’ho ritrovato normale dal punto di vista dei rapporti con i compagni e dell'atteggiamento in allenamento. Le altre questioni sono problemi della Federazione turca e della Uefa che aperto un’inchiesta. Rugani? Recuperarlo è uno degli obiettivi stagionali». Fuori dal progetto, invece, continua ad essere Mandzukic: «Non si allena con noi per un accordo suo con la società; se poi la situazione cambia, io sono aperto a tutto».
«La classifica ora non ci interessa: se continuiamo così i risultati arrivano»
«Mi piacerebbe trovare Mihajlovic in panchina. Sarà una gara difficile»