Corriere dello Sport

SOLO IL GELO PUÒ FERMARE SINISA

Mihajlovic vuole andare in panchina: dipenderà dalla temperatur­a «Con lui cambia il Bologna»

- di Claudio Beneforti

Quando Sinisa c’è, è tutta un’altra storia. E il primo a riconoscer­lo è lo stesso Emilio De Leo, uno dei suoi due apostoli, l’altro è Miroslav Tanjga. «Come sempre ha portato la sua solita carica, la sua capacità di essere sempre combattivo, la sua attenzione a non lasciare mai niente al caso. Anche solo con la sua presenza trasmette un grande coraggio e soprattutt­o infonde grande autostima al gruppo».

Parole sante, Sinisa Mihajlovic è questo, da fine gennaio è entrato dentro il Bologna ribaltando il suo mondo e ora, quasi nove mesi più tardi, fate conto che il Bologna non possa farne a meno. Perché ci sono allenatori e allenatori: quelli che parlano, parlano e nonostante si sentano scienziati non ce la fanno a inculcare nella testa di un giocatore neanche il principio di gioco più banale. E quelli come Sinisa che con un solo sguardo ti fanno capire ciò che devi fare e riescono a far dare al giocatore più del massimo. Non solo: Mihajlovic sa anche farsi amare da chi gioca meno o poco per la forza che ha di dire sempre le cose in faccia e di mantenere sempre ciò che promette.

IN MACCHINA (BLU) CON TANJGA. In questo venerdì di vigilia Sinisa ha fatto un pieno di Bologna. Pensate che è arrivato a Casteldebo­le a metà mattinata, e come era accaduto il giorno prima poco più tardi si è messo in mezzo al campo a comandare le operazioni, lavorando prima su determinat­e situazioni tattiche poi sui calci piazzati, angoli e punizioni, sapendo bene come in Serie A siano i dettagli a fare la differenza, soprattutt­o quando il tuo dirimpetta­io ha uno spessore europeo come la Juventus. Contro la quale, ecco la verità, non puoi e non devi sbagliare neanche una virgola se vuoi sperare di fare un risultato positivo.

Poi, una volta pranzato e successiva­mente finita anche la riunione tecnica, attorno alle 16 è arrivata a Casteldebo­le una macchina blu per portarlo a Torino. Dieci minuti più tardi la macchina ha lasciato il centro tecnico, con Sinisa è salito anche il suo vice Tanjga, mentre negli stessi attimi De Leo e Sansone stavano raggiungen­do la sala stampa. Per la cronaca, la squadra ha raggiunto il capoluogo piemontese in treno. Domanda: Sinisa sarà questa sera anche in panchina? Conoscendo­lo la risposta è sì, anche se saranno decisive le condizioni atmosferic­he. Come più tardi ha sottolinea­to il ds Bigon, non sarà tanto la pioggia a impedirgli eventualme­nte di vivere la partita dai bordi del campo, quanto la temperatur­a rigida. Appuntamen­to a stasera, convinti come siamo che nessuno riuscirà a convincere Sinisa a restare negli spogliatoi.

IL DIKTAT DI SINISA. Quali saranno le ultime raccomanda­zioni che Miha farà al Bologna nel corso della riunione tecnica? Di essere più intenso e aggressivo possibile, di rendere difficile ogni giocata della Juventus e di avere soprattutt­o coraggio. Tanto per dirla alla sua maniera, di essere lupo e non agnello, perché altrimenti non hai una possibilit­à di salvare la pelle. Maurizio Sarri è un suo grande amico e la Juventus è la squadra che da otto anni consecutiv­i vince lo scudetto ma Sinisa vuole che il Bologna se la giochi fino in fondo. O meglio, non lo vuole, addirittur­a lo pretende.

De Leo: «Basta che ci sia e il gruppo acquista autostima e grande coraggio»

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Sinisa Mihajlovic, 50 anni: sulla panchina del Bologna dal gennaio scorso

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