«RINNOVO CHIESA NOI CI SPERIAMO»
Il ds della Viola ha tracciato le linee guida in stile Commisso Pradè: Puntiamo sul suo talento ma sarà lui a dire se resterà qui Ibra e De Rossi? Non ci interessano
Fatti e parole, la Fiorentina del futuro dovrà essere giovane, più «italiana» possibile, stretta come in un pugno, votata a tentare l’impresa. Ovvero piacere e lottare per tornare più europea. Vuol nascere dalle proprie radici, quel settore giovanile che Commisso intende più allargato possibile. La battaglia per tenere Chiesa, i contratti allungati a Castrovilli e a Venuti. I prossimi annunciati già ieri per Sottil e Ranieri. E poi gli altri, guardando ancora ai giovani italiani, a quelli come Tonali («Che non proveremo a prendere a gennaio, in un mercato di riparazione» ha poi aggiunto in serata alla Rai. Infatti la tavola è stata imbandita per l'estate prossima). Nella convinzione, che ovviamente è tutta da dimostrare, che la nuova Fiorentina baby possa davvero diventare una delle sei super star del nostro campionato. Unica possibilità per cui davvero Chiesa possa pensare di restare. Ieri proprio ai margini della presentazione di Venuti e del suo nuovo contratto, ne ha parlato a lungo Daniele Pradè.
IL FUTURO BABY VIOLA. «Su Chiesa siamo sempre stati chiari nel rispondere su questo argomento. Siamo molto contenti di quello che sta facendo. Spero possa diventare un punto fermo anche della Fiorentina futura, ma mi auguro che lo pensi anche lui, adesso non posso sostenere che non sarà così, bisogna vedere le sue motivazioni. Sarà lui a dirlo e poi a decidere perché le cose vanno sempre fatte in due. Adesso preferirei parlare di Venuti e suggerirvi un titolo sul suo prolungamento, “Meritato”. Perché è davvero così». Meglio parlare degli altri e dell’obiettivo finale perché il caso-Chiesa era è e resterà il più complicato. O grande Fiorentina oppure addio.
LA SCELTA. «C’era un’altra squadra di A che lo voleva (il Lecce, ndr), io ho solo detto a Venuti che avrebbe dovuto scegliere lui perché questa è casa sua. Sono convinto che avrà i suoi spazi. Di certo a gennaio non andrà via (ride, ndr). Finché non avremo le squadre B, coi giovani devi essere bravo e pure fortunato nel mandarli in prestito».
IL CONTRATTO. «Quello di Lorenzo è un contratto di quattro anni con una base fissa e dei bonus molto importanti che si andranno a sommare a seconda di quanto bene farà. E’ un ragazzo solare, uno di quelli che vuole sempre dire la sua. Stiamo lavorando anche agli accordi di Ranieri e Sottil, non appena troveremo i modi e i tempi chiuderemo». Ecco la conferma più importante, la strategia, quella della Fiorentina un po’ viola e un po’ azzurra. Molto italiana e molto giovane, ma con grandi ambizioni. «Siamo stati chiari, vogliamo puntare sulle nostre radici».
LE VECCHIE SUGGESTIONI. «Ibrahimovic e De Rossi? Sono due situazioni che, adesso, non hanno più senso tecnico. Sono grandissimi calciatori, ma non rientrano nelle nostre teste. Balotelli? E’ un calciatore forte e per quelli con simili caratteristiche c’è sempre interesse, ma è un giocatore del Brescia». Stesso discorso per Mandzukic. Meglio pensare ai giovani, a una Fiorentina sempre più verde e italiana.
«Valorizzeremo anche gli altri giovani del vivaio, come Ranieri e Sottil»
«Venuti avrà i suoi spazi e non andrà via E non prenderemo Tonali a gennaio»