Corriere dello Sport

INZAGHI CONTRO ODDO SERIE A NEL DESTINO

I due tecnici hanno vinto tutto insieme e già allenato in massima serie SuperPippo: «Gara dura ma se giochiamo da Strega... » Il tecnico ospite: «Serve l’impresa»

- Di Tullio Calzone

Accomunati nella gloria e uniti da uno stesso destino che li fa incontrare di nuovo questo pomeriggio al “Vigorito” nella sfida che oppone due delle grandi candidate alla Serie A. Pippo Inzaghi e Massimo Oddo si guarderann­o negli occhi prima di abbracciar­si e darsi battaglia, certo, attraverso soluzioni diverse e filosofie opposte. Organizzaz­ione ed equilibrio al centro della proposta calcistica del primo; intensità ed esplosivit­à fondamenta­li per il secondo. Entrambi mettendo al centro di tutto il gruppo. Comunque, amici contro, ma niente sconti. Non basterà per risparmiar­si quel mondiale vinto con Lippi nel 2006 in Germania. Nè le tante vittorie con il Milan, club in cui sono stati compagni dal gennaio 2007 al giugno 2008 e dal luglio 2009 all’agosto 2011 vincendo la Champions League 2006/07, la Supercoppa europea 2007, il Mondiale per club 2007, lo scudetto nel 2010/11 e la Supercoppa di Lega 2011. Questa volta il passato non conta, semmai è l’identica ambizione a metterli contro: entrambi in A hanno già allenato e non vedono l’ora di tornarci. Ecco perché si annuncia una battaglia a Benevento.

METODO INZAGHI. Lo sa bene l’allenatore piacentino che prende maledettam­ente sul serio, come tra l’altro è solito fare, l’incrocio con il tempestoso Grifo dell’amico collega. Confidando, però, sulle certezze della sua Strega. «Abbiamo lavorato sodo durate la sosta. Il Perugia? Un bel banco di prova, lotterà per andare subito in A. Se può permetters­i il lusso di lasciare in panchina Falcinelli e Melchiorri, qualcosa significhe­rà. Oddo è un ottimo tecnico, il suo gioco è di qualità e non a caso è secondo in classifica. Ma noi possiamo fare nostra anche questa gara complicata con una grande prestazion­e», dice Inzaghi senza nascondere il suo reale obiettivo. Tornato alla guida della Strega tra i grandi d’Europa, al meno sul piano dell’imbattibil­ità e per non essere andato mai in svantaggio nelle prime sette gare stagionali, il tecnico gialloross­o pensa anche a difendere quel primato in classifica che già dice molto. Anche perché vincere aiuta a vincere e non bisogna distrarsi mai. Soprattutt­o contro un Perugia che punta sul proprio gioco per colpire al cuore i propri avversari e ad asfissiarl­i, pressandol­i e giocando a viso aperto. Oddo, peraltro, dovrà anche cambiare registro in trasferta, dove il suo Grifo funziona poco e male avendo ereditato una tendenza della scorsa stagione. Il Perugia, infatti, ha ottenuto un solo successo nelle ultime 7 partite viaggiando (3 pari e 3 ko), mentre aveva sempre vinto nelle precedenti 4 fuori. I numeri raccontano anche che il Benevento ha segnato in tutte le ultime 13 partite interne di B (29 gol totali, 2.2 di media a match). E, come se non bastasse, la compagine biancoross­a è la vittima preferita di Massimo Coda nel torneo cadetto: 5 gol griffati dal cecchino cavese e tutti nelle ultime cinque sfide giocate. Tutto facile e scontato, insomma?

EFFETTO ODDO. Non esattament­e. Oddo, infatti, elogia la Strega, ma non pensa che a superarla. «Il Benevento è solido, compatto. Lo dimostrano i numeri e una rosa di giocatori di categoria superiore. Si vede nell’organizzaz­ione. Sa stare in campo e ha tante soluzioni, anche nelle palle inattive. C’è lavoro dietro a tutto ciò. Ma noi dobbiamo fare la nostra gara. Servirà una grande prestazion­e per superare la capolista. Dovremo sacrificar­ci da gruppo su ogni palla se vogliamo fare qualcosa di importante. Cioè vincere».

Andiamo a vedere come finirà!

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MOSCA Pippo Inzaghi, 46 anni, 1ª stagione nel Sannio
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Massimo Oddo, 43 anni, 1ª stagione al Perugia
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