La Reggiana è senza punte
Che sarà mai un altro ospite in infermeria, e per giunta sempre concentrato nella batteria degli attaccanti? Ormai Massimiliano Alvini ha perso le speranze: la fortuna non è alleata della Reggiana che dopo aver dovuto fare spesso a meno di elementi del calibro di Marchi e Scappini da un mese a questa parte, adesso deve fare i conti anche con l’infortunio muscolare occorso ad Augustus Kargbo, il protagonista assoluto della gara con la Triestina di domenica scorsa. L’attaccante della Sierra Leone proverà a forzare i tempi di recupero, ma col turno infrasettimanale col Rimini atteso al Cittá del Tricolore non è escluso che Alvini eviti i rischi. Molto dipenderà dall’eventuale recupero di Mattia Marchi: il rientro a tempo pieno in gruppo è ancora rinviato, ma i segnali nelle ultime ore sembrano abbastanza rassicuranti.
OCCHIO A BRODIC. Con Scappini sicuramente fuori uso (come lui anche Lunetta), facile pensare che a Vicenza possa scoccare l’ora del neo acquisto Fran Brodic, che magari non avrà i 90’ nelle gambe ma che potrebbe comunque garantire un impiego di un certo livello per un tempo o qualcosa in più. Per il resto preoccupa un po’ Rossi, che anche ieri non si è allenato con i compagni, ma almeno per la panchina non dovrebbero esserci particolari criticità. Chi pare invece sicuro di essere della contesa è Costa, ormai a pieno regime in gruppo.
SOCIETÀ ORA PIÙ FORTE. Con l’ingresso di Carmelo Salerno in società (ha acquisito il 25% delle quote: di fatto lui e Romano Amodei assieme hanno la maggioranza col 51%), oltre a confermare le indiscrezioni già trapelate da un mese a questa parte, la Reggiana lancia un chiaro monito alla concorrenza: la base societaria si ampia, le premesse per una programmazione a lungo termine (di qualità e spessore) si fanno sempre più interessanti. E un eventuale risultato pesante a Vicenza potrebbe ulteriormente caricare un ambiente che a inizio estate (quando ancora nemmeno si parlava di ripescaggio) mai avrebbe pensato di vivere un’annata tanto esaltante a ridosso della B. Alvini, assillato dall’attualità ricordata dagli infortunati preferisce il basso profilo, ma a Reggio Emilia il calcio si sta riprendendo i suoi spazi.