Corriere dello Sport

AZZURRI L’OMNIUM È AMARO

Per i nostri colori è stata una grande occasione persa Sesto Viviani, quinta la Paternoste­r: la rimonta non è riuscita, per entrambi hanno pesato le prime prove

- Di Alessandra Giardini

Ci eravamo abituati così bene che uscire dalla giornata dell’Omnium senza medaglie al collo ci lascia una sensazione amara di occasione persa.

Sesto Elia Viviani, quinta Letizia Paternoste­r. Un andamento praticamen­te simile, con le prime due prove del pomeriggio che hanno pesato moltissimo sul risultato finale: settimi a metà gara, nè Elia nè Letizia sono riusciti a rimontare fino al podio.

ETERNITA’. E’ indiscutib­ile che Elia puntasse molto su questa prova, che gli ha dato oro ed eternità ai Giochi di Rio, tre anni fa. Lui stesso aveva ammesso che avrebbe corso l’Eliminazio­ne, il primo giorno, soltanto per arrivare al meglio alla prova di ieri e all’Americana di domani, i suoi veri obiettivi in questo campionato europeo.

Poi però l’Eliminazio­ne gli aveva portato subito tutto, oro, maglia con le stelle e inno di Mameli, nonostante le ore precedenti la corsa Elia le avesse passate a letto con la febbre e un’influenza intestinal­e.

DESTINO. Quello che il destino gli ha dato il primo giorno, glielo ha tolto ieri: fin dalle prime due prove non è sembrato il miglior Viviani. Soltanto ottavo nello Scratch, sesto nella Tempo race, Elia ha dato l’illusione di rianimarsi nell’Eliminazio­ne, che evidenteme­nte in questo momento gli va molto a genio.

«Proviamo a risalire», ha detto prima di andarsi a riposare in vista dell’ultimo round. Ma non sembrava così convinto. E’ partito dal quarto posto in classifica per la Corsa a punti, ma non è mai stato davvero in partita. Lento, appannato, Elia si è presto chiamato fuori dalla lotta per le medaglie, che ha premiato tre dei grandi favoriti della vigilia: oro all’inarrestab­ile francese Thomas, argento al danese Hansen, il campione olimpico di Londra, e bronzo all’inglese Wood.

Benjamin Thomas vive in Italia, in provincia di Brescia, con la compagna Giulia Donato, ex pistard. Quest’anno, a fine maggio, proprio sulle nostre strade se l’è vista brutta: si stava allenando sul lago di Garda quando una macchina non gli ha dato la precedenza a una rotonda e lo ha preso in pieno. Per fortuna adesso è soltanto un brutto ricordo.

FUTURO. Quinta Letizia Paternoste­r, ma guai a parlare di delusione. Proviamo a non fare una consideraz­ione sulla taglia della trentina in confronto a quella delle sue avversarie, perché sarebbe come paragonare Bambi ai cacciatori e qualcuno potrebbe venire a dirci che non è corretto.

Parliamo allora di età e di relativa esperienza. Sul podio ci sono andate Kirsten Wild, oro, Laura Kenny, argento, e Tatsiana Sharakova, bronzo. L’olandese in carriera ha vinto un argento in linea ai mondiali di Doha, tre anni fa, ma soprattutt­o sei titoli mondiali su pista e quindici medaglie agli Europei: ha 37 anni. L’inglese ha vinto quattro medaglie d’oro ai Giochi Olimpici (due a Londra e due a Rio) oltre a sette titoli mondiali e dodici europei; è sposata con un pistard, ha un figlio di due anni: lei ne ha 27.

LEGGENDA. Tatsiana Sharakova è una leggenda dello sport nel suo Paese, la Bielorussi­a: ex dopata (ha all’attivo 18 mesi di stop nel 2012), ha 35 anni.

Letizia Paternoste­r ha cominciato a correre contro di loro soltanto quest’anno: ha già vinto molto nei velodromi e sta cominciand­o a farsi largo anche su strada, ma fino a Tokyo vuole concentrar­si soprattutt­o sulla pista, perché sogna di andare all’Olimpiade praticamen­te da quando è nata. Cresciuta a Revò, minuscolo paesino con due campanili in val di Non, ha compiuto 20 anni a fine luglio. Ieri nell’Omnium ha dovuto rincorrere: seconda nello Scratch, disastrosa nella Tempo Race (undicesima), Letizia è rimasta coinvolta in una caduta all’inizio dell’Eliminazio­ne, ma dopo la neutralizz­azione è risalita in bici e ha chiuso seconda, terza nella generale. Ha cominciato bene anche l’ultima corsa, ma nel finale è sparita, forse anche per le botte prese, perdendo il podio e anche il quarto posto.

Oro all’inarrestab­ile francese Thomas, medaglia d’argento al danese Hansen

 ?? ANSA ?? Elia Viviani, 30 anni, non è riuscito a fare il bis nell’Omnium di ieri dove ha chiuso solo al sesto posto
ANSA Elia Viviani, 30 anni, non è riuscito a fare il bis nell’Omnium di ieri dove ha chiuso solo al sesto posto
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy