Corriere dello Sport

Arek si divide tra le due “patrie” «Ho fame di gol, qui sto bene»

- Di Fabio Mandarini

La vita degli attaccanti è così: non segni per sei mesi, non entra, non c’è verso, e poi all’improvviso ne fai tre in sei giorni. Polonia, Napoli-Napoli. E ora sì che la festa è completa: bentornato, Arkadiusz Milik. Due volte: una per ogni rete marchiata a fuoco nella porta del Verona. Una liberazion­e. Una gioia sfrenata: per l’uomo e il calciatore. Per l’attaccante a digiuno da mezzo anno: l’ultima volta in campionato, anzi con la maglia azzurra, risaliva al 14 aprile con il Chievo al Bentegodi. Un’altra veronese.

A questo punto è ufficiale, la scaramanzi­a può brindare. Insieme con le statistich­e: quella di ieri, infatti, è la settima doppietta realizzata da Arek in Italia (la sesta al San Paolo). Champagne a gogò. Ma soprattutt­o l’emozione: quella che lo stadio intero gli ha regalato urlando il suo nome e battendo forte le mani nel momento della sostituzio­ne. «Ora sono felice. E ho fame di gol».

«Voglio segnare in Champions e stiamo parlando del rinnovo»

PROFETICO. E allora, il ritorno di Milik: in grande stile, verrebbe da dire, consideran­do la lunghissim­a astinenza. E invece, uno e anche due: et voilà, digiuno interrotto dopo 188 giorni. Un'eternità, per uno che vive di questo; ma ora anche il passato, sì, meglio cancellare e dimenticar­e. Meglio guardare altrove e dilettarsi in altri tipi di valutazion­i. Del tipo: Arek s’è sbloccato e con lui anche la squadra, a secco di reti e di vittorie nelle ultime due partite giocate con il Torino e il Genk. In Champions: il simbolo della sua crisi. Già: errori su errori in Belgio, critiche e delusione.

E poi la confession­e a cuore aperto: «E’ un momento difficile ma non mi arrendo - disse -. Tornerò a segnare». Profeta della sua patria: neanche il tempo e olé, prodezza con la Polonia in occasione della gara di euro-qualificaz­ione vinta con la Macedonia di Elmas e poi la doppietta di ieri con il Verona. Tre gol in sei giorni: uno ogni due. E al diavolo la crisi.

CHAMPIONS E RINNOVO. Il cielo, finalmente, è azzurro. Intenso: «Ho fame di partite, di giocare e di gol: all’inizio ho avuto problemi di condizione, ma ora è diverso. Mi sento in forma e sono felice».

L’allusione è all’infortunio rimediato negli States, che gli ha fatto saltare le prime tre giornate e poi colleziona­re, fino a ieri, appena 3 presenze e 161 minuti. «Stavo male, per questo motivo ho avuto meno continuità: ora, però, sono in forma e posso ritrovarla. Anche in Nazionale». Gli occhi brillano. «Ripeto, sono contentiss­imo sia per la doppietta sia per la vittoria. Abbiamo sofferto tantissimo, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Ora, però, dobbiamo continuare».

Proprio così: mercoledì si va in scena a Salisburgo. «Noi siamo pronti: speriamo di buttarla dentro, voglio segnare anche in Champions. Sarà una partita tosta, loro pressano bene, alto, e giocano con intensità». Finale dedicato al rinnovo del contratto, in scadenza nel 2021: «A Napoli sto bene, non posso dire altro: il mio manager sta discutendo con la società».

Al San Paolo sei doppiette su sette «Con la salute viene anche la continuità»

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GETTY IMAGES L’esultanza di Milik, tornato al gol in Serie A dopo sei mesi

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