«Mai più questi gialli su Chiesa»
Ammonito a Brescia Fiorentina furiosa
È giusto che la Fiorentina chieda di veder protetto Federico Chiesa. È così giusto da sembrare ovvio.
L’ultima immagine di lunedì sera raccontava di un un ragazzo furibondo. Federico Chiesa che gettava via ogni cosa che incontrava rientrando in panchina. Richiamato da Montella che lo aveva visto stanco e rabbioso davanti a quell’ammonizione per simulazione. Una decisione che gli aveva fatto esplodere quella vistosissima collera. “Ma come”, sembrava pensare, “sono caduto, non ho detto niente e non ho chiesto niente e... mi è stato inflitto un giallo”. Ancora una volta l’accusa di essersi buttato a terra. Come un anno fa a Ferrara, come contro l’Atalanta con le parole di fiele del suo allenatore, Gasperini (protagonista di un’analoga polemica verso Immobile, attaccante della Lazio e della Nazionale). Basta!
IL GIORNO DOPO. E ieri? Per tutta la mattina si sono aspettate delle dichiarazioni. Parlerà Chiesa? No, non lo sta facendo da circa un anno. Silenzio, no alla richiesta di interviste. Per altro dall’entourage del giocatore arrivavano messaggi precisi: deve parlare la società, deve fare come la Lazio che è stata precisa e decisa. Chiesa è stanco e furibondo, non sopporta l’etichetta di cascatore, sa di non esserlo e vuole essere difeso. Per altro, i suoi silenzi permettono a tutti di interpretare, modificare, pensare. La replica però è secca: Federico parlerà quando lo riterrà più opportuno. E ancora non è tempo. Anche perché nel momento i cui deciderà di smettere il suo silenzio stampa dovrà affrontare un altro tema caldissimo, il proprio futuro, l’ipotesi di accettare o meno la proposta della Fiorentina di allungare il contratto, fino al 2024. Ora ha deciso di tacere, su tutto e con tutti. E pure questo ovviamente incendia la prateria delle ipotesi. Ma è certo che questo ruolo di pseudo-simulatore per lui è assolutamente inaccettabile. E vuole essere difeso.
BARONE IL DIFENSORE. A fine gara qualcosa aveva già detto Pradè, ma il difensore ufficiale di Federico è stato Joe Barone. Anche se, quando ha parlato, non era stata ancora resa nota la multa di 2000 euro al ragazzo proprio per ”simulazione” arrivata nel pomeriggio e a cui il club ha voluto replicare. Era una situazione di impasse, tutti aspettavano che a parlare fosse l’altro, ma Barone, come lo stesso Commisso, non sono attendisti per natura. E così a difendere Chiesa, e in modo vibrato, è stato proprio Joe. Il braccio destro del presidente viola ha colto l’occasione delle domande di “Firenzeviola” che lo ha intercettato all’incontro, oramai quasi giornaliero, con i dirigenti comunali impegnati a dirimere la vicenda nuovo stadio. «Noi pensiamo che non sia un giallo meritato, spero non sia condizionato dai pregiudizi su Federico. Lui non è solo un patrimonio della Fiorentina, ma di tutto il calcio italiano e bisogna che lui sia protetto. Ieri non era assolutamente un’ammonizione meritata, spero non succeda più andando avanti». Parole che contano molto. Giallo ingiusto e...speranza che su di Federico non ci siano pregiudizi. Non solo ma anche la richiesta, per quello che è un capitale del calcio italiano, che sia protetto. Da tutto, dai colpi ma anche dai giudizi valutati troppo frettolosi. E’ l’intervento della società stimolato da Chiesa e dai suoi. Non sarà stato veemente come quello della Lazio contro le accuse dell’Atalanta, ma sicuramente sono la barriera che era considerata necessaria. In attesa che Federico rompa il suo silenzio è comunque già qualcosa. Un passo significativo per il giocatore e per un club che lotta per crescere e diventare più forte. Per costruire sul campo una super Fiorentina.
LA SUPER FIORENTINA. Barone ha anche chiarito di come il rapporto fra Fiorentina e Comune dei Firenze abbia velocizzato i tempi per la realizzazione di un nuovo Franchi. Anche questa potrebbe essere un’arma importante per far riflettere Chiesa sulla possibilità di legarsi più a lungo con il club viola. Stadio alla Mercafir, anche se il quartiere di Campo di Marte si è mobilitato con una raccolta di firme per spingere per il restyling del vecchio Franchi.
Il giallo e la multa per simulazione hanno fatto scattare Joe Barone: «Patrimonio da tutelare»