Ma davanti non scappano
Un pari che accontenta l'Atalanta: non scappa via lo Shakhtar Donetsk e nemmeno una Dinamo Zagabria passata pure in vantaggio nel secondo tempo. Finisce 2-2 in Ucraina e perlomeno la squadra di Luis Castro va al giro di boa meglio di un anno fa, quando gli capitava sempre il City nel girone e chiudeva l'andata a due punti. Stavolta il bottino è raddoppiato, per un botta e risposta che manda a segno Konoplyanka e Dodo in mezzo ai gol di Olmo e al rigore realizzato da Orsic.
BOTTA E RISPOSTA. Se lo Shakhtar ha apparecchiato la beffa contro l'Atalanta, tre settimane fa, in questo caso rischia lo scivolone quasi fuori tempo massimo perché è la Dinamo a sfiorare il colpaccio con lo stesso Olmo che trova il palo esterno. Un remake di quanto accaduto a inizio ripresa, quando è Orsic a centrare il palo pieno. Segno tangibile di una partita vivace - e che pende dalla parte croata - con lo Shakhtar che sblocca al quarto d'ora per il bel diagonale di Konoplyanka che intercetta a dovere il suggerimento di Marlos in piena area. Difesa ucraina in bambola sull'episodio dell'11: è Orsic a invitare Olmo verso il pareggio, tagliando fuori tutti e andando in anticipo su Pyatov.
IMBATTIBILITÀ INTERNA. Scellerato che di più non si può, invece, il portiere che nel secondo tempo su un calcio d'angolo della Dinamo Zagabria afferra per il collo Gavranovic. Da qui il rigore che Orsic trasforma con precisione. Il definitivo pareggio sgorga da un taglio di Alan Patrick per l'inserimento di Dodo che prende d'infilata Stojanovic a un quarto d'ora dalla fine. Un anno fa esatto, l'ultima sconfitta dello Shakhtar in tutte le competizioni: quelli di Luis Castro scherzano col fuoco ma tengono il 2-2.