L’OCCASIONE DI LUIS
A Praga Suarez vuole interrompere il digiuno esterno Chiuso il caso Griezmann: all’Atletico altri 15 milioni
Riacciuffata la vetta della Liga con il successo corsaro di Eibar dello scorso fine settimana, il Barça vola a Praga con il dichiarato obiettivo di fare bottino pieno anche contro uno Slavia. Due vittorie con i cechi, nel doppio confronto ravvicinato che si giocherà tra stasera e il 5 novembre, data della rivincita del Camp Nou, e la qualificazione agli ottavi di Champions League sarà ipotecata per il 16º anno consecutivo per i catalani, che si presentano alla Eden Arena a ranghi pressoché completi. Unici assenti, Sergi Roberto e Umtiti, alle prese con un nuovo problema al martoriato ginocchio sinistro. E con il Clasico previsto, in principio, sabato prossimo, ma rimandato per il rischio per la pubblica sicurezza, Valverde è libero di rimandare possibili rotazioni e utilizzare l’intera l’artiglieria. «È una partita importantissima. Avrei messo in campo in ogni caso i giocatori più in forma», la riflessione del tecnico a ventiquattr’ore dal fischio d’inizio. «Loro l’anno scorso hanno fatto fuori il Siviglia dall’Europa League e sono andati vicini a fare il colpaccio contro l’Inter, esibendo una grande personalità, confermata anche contro il Borussia Dortmund, nonostante la sconfitta». Luis Suarez, 5 reti nelle ultime 4 esibizioni, mira a mettere finalmente fine al tabù che gli impedisce di andare a segno in Coppa Campioni dal 16 settembre del 2015, quando segnò all’Olimpico di Roma.
ARMISTIZIO. Nel frattempo, il Barça ha trovato il modo per riallacciare la buona relazione con l’Atletico Madrid, che pareva compromessa dopo lo scippo estivo di Griezmann. Ai 120 milioni della clausola rescissoria sborsati lo scorso luglio, i blaugrana ne hanno aggiunti altri 15, ufficialmente giustificati in qualità di un diritto di prelazione su 5 giocatori colchoneros - si parla di tre ragazzi delle giovanili, più José Gimenez e Saul, ma i due club non confermano - ma che in realtà servirebbero a chiudere una volta per tutte il contenzioso che aveva portato i madrileni a raccogliere prove e denunciare i catalani per aver trattato con l’attaccante francese fin dalla scorsa primavera, quando la clausola ascendeva a 200 milioni. Con questo stratagemma, tra l’altro, viene privata del suo pezzo di torta la Real Sociedad, società in cui si è formato Griezmann, che per contratto aveva diritto al 20% del prezzo del cartellino e che perde 3 milioni netti. I 135 milioni complessivi fanno, così, del transalpino il terzo giocatore più costoso della storia, dietro a Neymar e Mbappé, costati al Paris Saint Germain, rispettivamente, 222 e 180 milioni di euro.