CAMBIA ANCORA LA ROMA DI COPPA
Il tecnico non riesce a sviluppare il suo gioco Fonseca costretto causa infortuni a ridisegnare l’undici titolare: Fazio al rientro, Florenzi terzino
Questa non è la Roma di Fonseca. La stagione è ormai quasi compromessa per i massimi obiettivi a causa degli infortuni che costringeranno il tecnico portoghese a fare scelte obbligate, con elementi fondamentali per il suo gioco che mancheranno a lungo. Questa non è la Roma di Fonseca e l’allenatore è proccupato, perché nelle ultime partite non riesce a sviluppare quel calcio offensivo che lo avevano posto all’attenzione di alcuni tra i più importanti club europei, non solo quello giallorosso. L’involuzione è evidente ed è legata soprattutto alle tante assenze. Nelle due partite da giocare all’Olimpico in quattro giorni, il tecnico dovrà fare i salti mortali per mettere in campo undici giocatori. Senza contare che Dzeko andrà in campo per una scelta disperata, ma si è già visto a Genova che il suo contributo è minimo. Domani contro il Borussia Moenchengladbach qualche cambio ci potrà essere in difesa, con il rientro per esempio di Fazio al posto di Mancini e il ritorno di Florenzi nel ruolo di terzino, ma a centrocampo gli uomini sono contati: Veretout e Pastore, che hanno giocato insieme quasi tutta la partita contro la Samp. Davanti Zaniolo, Kluivert e Perotti. Dzeko in campo per forza. Invece domenica contro il Milan Fonseca perderà anche Kluivert, squalificato dal Giudice sportivo dopo l’espulsione di Marassi. A quel punto, contro la squadra allenata da Pioli, che adotta il 4-3-3, Fonseca potrebbe mettersi a specchio, con il modulo che preferiva all’inizio della sua carriera di allenatore. In difesa nel ruolo di terzino destro tornerebbe Spinazzola, la coppia centrale sarà quella considerata titolare, con Smalling e Mancini e Kolarov a sinistra. A centrocampo Florenzi (come gioca a volte in Nazionale), Veretout e Zaniolo. Davanti Dzeko con Perotti e il probabile ritorno di Ünder. Il turco ha fatto registrare progressi, anche se ieri ha svolto ancora lavoro individuale. Le scelte sono dettate anche dalla difficoltà di mandare in campo Pastore tre volte in una settimana. L’argentino ha bisogno di tempo per recuperare, dopo qualche anno con lunghe assenze. In questi giorni è stato provato anche Zaniolo come falso nueve, che può essere l’alternativa a Dzeko quando Edin dovrà tirare il fiato, nei due mesi senza Kalinic.
KOLAROV. Un giocatore al quale Fonseca non rinuncia mai è Kolarov. Il terzino si fa sempre trovare pronto, è un esempio per i compagni. Domenica a Genova era molto nervoso per la prestazione della squadra, richiamava spesso i due centrali difensivi chiedendo di rilanciare l’azione dal basso con più rapidità. C’è stato anche un episodio prima dell’inizio della ripresa che lo ha visto protagonista. La Roma doveva rientrare in campo cercando di alzare il ritmo per vincere la partita. Kolarov era molto determinato e ha ripreso platealmente Florenzi nel tunnel del Luigi Ferraris poco prima di scendere in campo nel secondo tempo. Nelle immagini riprese da Sky si capisce chiaramente: «Chiamate Florenzi per favore. Con chi ca… sta parlando?», sono state le parole del serbo, dopo che il capitano della Roma si era fermato a chiacchierare con qualcuno ritardando l’ingresso sul terreno di gioco. L’azzurro, richiamato da alcuni compagni di squadra, è arrivato subito e dopo un cenno d’intesa con Kolarov si è messo in testa ai compagni. La Roma non è riuscita a sbloccare il risultato.
CRISTANTE. Intanto per Cristante per il momento è rinviata l’ipotesi di un intervento chirurgico. Il centrocampista è andato lunedì in Finlandia dopo la lesione del tendine dell’adduttore destro che lo ha fermato nella gara di domenica scorsa contro la Samp. Il giocatore è stato visitato dal professor Sakari Orava, luminare della me
Uomini contati: a centrocampo Veretout e Pastore Zaniolo dietro Dzeko
dicina sportiva e dell’ortopedia, e dal dottor Lempainen ed è rientrato ieri. Dopo il consulto, i medici hanno deciso di sottoporre il centrocampista della Roma a delle terapie specifiche per i prossimi dieci giorni, senza ricorrere subito all’operazione. Passato questo periodo Cristante effettuerà una risonanza e si valuterà se procedere con l’intervento chirurgico o se continuare con la stessa terapia conservativa che punta alla rigenerazione del tendine. Il giocatore preferirebbe non operarsi. L’assenza sarà comunque lunga.
Intervento rinviato per Cristante: per ora terapia conservativa poi nuovo consulto