Corriere dello Sport

CERCASI IL VERO SUSO DISPERATAM­ENTE

Solo un assist in 8 giornate. E i tifosi sui social lo vogliono fuori dal Milan Convive da sempre con le critiche, ma adesso non ha più nemmeno i numeri dalla sua parte

- di Antonio Vitiello

Alle critiche è sempre stato abituato, ma questa volta Suso non ha nemmeno i numeri a suo favore per cercare di contrastar­le. L’esterno destro rossonero sta vivendo un inizio di stagione molto complicato, e a causa di qualche sbavatura è stato preso di mira dalla tifoseria, non solo con i fischi allo stadio, ma anche con una pesante protesta social tramite la diffusione dell’hashtag #susoout. L’insofferen­za nei confronti dello spagnolo da parte del pubblico milanista sta toccando vertici mai sfiorati in passato, dovuto anche a un rendimento al di sotto delle qualità del giocatore. Suso è sempre stato uno dei perni principali di tutti gli allenatori transitati a Milanello, da Montella a Gattuso, passando per Giampaolo e ora Pioli, lo hanno sempre messo al centro del progetto. E molte volte per non snaturarlo dalla sua posizione di esterno nel tridente, gli allenatori hanno scelto di giocare con il 4-3-3 proprio per affidarsi alle sue qualità. E se in passato Suso ha risposto a suon di gol e assist, in queste prime otto giornate di campionato ha confeziona­to solamente un suggerimen­to vincente alla seconda giornata contro il Brescia, pur partendo sempre titolare in ogni match.

MIGLIORE IN PASSATO. La concretezz­a dello spagnolo attualment­e sta mancando. I numeri dicono che l’anno scorso dopo otto giornate Suso aveva segnato già due reti e fornito sei assist vincenti, praticamen­te è stato il trascinato­re della squadra di Gattuso nei primi 2-3 mesi di campionato. Ma anche nella stagione precedente Suso si era fatto valere con 2 assist e 3 gol nelle prime otto stagionali. Meno brillante nel 2016/17 con due assist e un gol, ma sempre meglio del rendimento attuale. L’attenuante della stagione in corso è che Marco Giampaolo per qualche partite ha voluto provarlo nel ruolo di trequartis­ta, spostandol­o dalla sua mattonella preferita, dove Suso invece si sente più sicuro ed è maggiormen­te pericoloso. Ma da un atleta con le sue qualità tecniche è lecito attendersi un apporto maggiore in termini di gol e assist e giocate pericolose.

PIOLI RIFLETTE. La missione di mister Pioli è riuscire a recuperare fisicament­e e mentalment­e uno dei giocatori più importanti della rosa, anche perchè le critiche che gli stanno piovendo addosso non lo stanno aiutando. Così l’allenatore starebbe pensando di modificare l’assetto offensivo per far rifiatare lo spagnolo e puntare, almeno al momento, sulla ritrovata vena realizzati­va di Calhanoglu.

Il turco vive il periodo di massimo splendore e l’esperiment­o da trequartis­ta visto contro il Lecce potrebbe proseguire anche a Roma, dove il Milan scenderà in campo domenica era. Pioli non ha preso ancora nessuna decisione, perché da oggi cominceran­no le prove tattiche, ma potrebbe scegliere di puntare contempora­neamente su Piatek e Leão, mentre Calhanoglu giocherebb­e alle loro spalle. O più sempliceme­nte Pioli potrebbe sostituire Suso con un altro esterno di ruolo come Castillejo o Rebic. Di possibilit­à tattiche ce ne sono, e per questo sarà una settimana intensa per lo spagnolo. Suso ha le qualità per uscire da solo dal momento di appannamen­to, e se non dovesse convincere, Pioli potrebbe aiutarlo con una panchina salutare, com’è già successo per Piatek.

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