Corriere dello Sport

THIAGO MOTTA SHOW «GENOA COL CUORE»

Ieri la presentazi­one dell’italobrasi­liano chiamato a risollevar­e i rossoblù «Qui sono stato giocatore, qui torno con lo stesso senso d’amore. Ho una rosa top»

- di Emmanuele Gerboni (ASS)

È il linguaggio universale, vai dritto al bersaglio e la scalata non fa paura: «Ho parlato col cuore ai ragazzi». Così non sbaglierai mai strada, il resto è semplice rumore di sottofondo. Thiago Motta, piacere di rivederti dieci anni dopo. Stessa maglia, diverso ruolo. Presentazi­one ufficiale per il nuovo mister del Genoa. È una sfida anche per Thiago Motta al debutto tra i grandi dopo l’annata con l’Under 19 del Psg: questo è l’attimo fuggente da prendere al volo per diventare un big anche come mister. «Voglio ringraziar­e il presidente, questa è una grande opportunit­à. Cosa ci siamo detti durante l’incontro? Poche cose davvero. Io lo conosco benissimo. Con uno sguardo si è visto che lui aveva voglia che guidassi il Genoa e io di allenare». È sempre una questione di feeling come dieci anni fa, lui è il tipo che chiede sostanza e senso di appartenen­za.

LAVORO. Per il suo Grifone, prigionier­o delle acque agitate della classifica, c’è sono da navigare più forte di prima: «Soltanto lavorando si può uscire da questa situazione. Poi come dico ai ragazzi, ogni giorno dobbiamo dare tutto per la maglia del Genoa: non solo in partita ma anche durante gli allenament­i, solo così sarà possibile risalire». È un muro di gomma quando gli chiedi il modulo prescelto («Ho un’idea ma non la dico», replica col sorriso), svela il senso del suo innovativo 2-7-2 («Ognuno lo deve interpreta­re nel modo che vuole. Ho soltanto cercato di togliere l'importanza ai numeri»), poi gli occhi brillano quando parli di Giampiero Gasperini, suo maestro nel Genoa show del 2008-2009: «Senza dubbio è stato il miglior allenatore che ho avuto in carriera. Ho imparato tantissimo».

SFIDA BALO. Che aspetta il Brescia («Auguro il meglio a Balotelli ma non da sabato. Sarà un match duro ma giochiamo in casa e dobbiamo sfruttare questo fattore») e chiede al popolo rossoblu di dare una spinta ai suoi ragazzi: «Mi aspetto l'accoglienz­a alla squadra, non a me. Io ho avuto il privilegio e l'onore di essere un giocatore del Genoa, so cosa significa rappresent­are questa maglia e sono certo che i tifosi ci daranno una grande mano». Riecco Thiago Motta, le sue parole sono puntuali e precise come gli assist di dieci anni fa: mai fuori posto. «Come sono cambiato? Solo il ruolo.. Sono sempre la stessa persona. Come allenatore sarò sempre giusto con i miei giocatori. Ho una rosa interessan­te, come qualità e quantità». Ritrova Mimmo Criscito già suo compagno di squadra nella città della Lanterna, carica Lasse Schöne («Mi aspetto tanto da lui») e abbraccia Goran Pandev: «Un grande giocatore e una persona che nel gruppo conta tantissimo». Scusate, dimenticav­amo il derby: «E’ ancora presto, facciamo un passo alla volta». Se il cuore batte forte vai veloce il doppio

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GENOACFC.IT Thiago Motta, nuovo allenatore del Genoa

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