Corriere dello Sport

Cinque birilli e un poker mondiale

- di Giacomo Rossetti INFOPRESS

Il tappeto del tavolo da verde è diventato azzurro: l'Italia domina al Mondiale di biliardo cinque birilli, disputato a Pistoia, conquistan­do l'intero podio. Oro a Ciro Davide Rizzo, che in finale batte 4-1 Santi Caratozzol­o, mentre Paolo Marcolin e Paolo Spadaro, gli altri due semifinali­sti, ottengono un bronzo insperato alla vigilia del torneo.

Siciliano di Bagheria, Ciro Davide Rizzo è il nuovo re del mondo dei cinque birilli: «Dedico questa impresa a mio zio: è grazie a lui se ho iniziato a giocare. Ero piccolo ma intravide in me del talento. Mi alleno tre-quattro ore al giorno, tutti i giorni. Da come una persona gioca a biliardo puoi capire il suo carattere: ai giovani dico di iniziare perché serve umiltà e rispetto dell’avversario».

Santi Caratozzol­o è arrivato sino alla finale, arrendendo­si solo a Rizzo: «Per me questo argento ha un valore doppio: poco prima del Mondiale è morta mia suocera e non ero al meglio mentalment­e. Nel mio paese, Bagnara Calabra, mio padre Rocco mi portava con sé a giocare, ma sempre dosando il tempo». Laureato in Scienze Politiche e professore precario, Santi vive a Milano, dove insegna biliardo (è anche istruttore federale): «Vorrei che la mia disciplina non fosse associata all’azzardo, alle bische e al lucro. L'obiettivo è avvicinare i giovani, serve un ricambio generazion­ale».

Il veterano Paolo Marcolin è arrivato terzo: «Capii che sarei diventato profession­ista quando non dormivo la notte per pensare ai colpi». Marcolin rappresent­a la grande tradizione lombarda del biliardo: «Un tempo nella mia regione si giocava in tutti i bar, ora ci sono le slot machine...» sospira. «Il profession­ista deve avere una calma stratosfer­ica ed essere freddo e letale. Se faccio vincere i miei amici dilettanti? Assolutame­nte no, anche con loro do il cento per cento».

Paolo Spadaro, messinese, è partito da lontanissi­mo, dalle selezioni di Milano, e ha sorpreso tutti: «Partita dopo partita mi sono reso conto che potevo andare lontano. Iniziai a undici anni emulando mio papà, a sedici smisi per il calcio, fino a quando, ventenne, un mio amico mi riportò in sala».

GRANDE SUCCESSO. Il Mondiale di Pistoia è stato un successo senza precedenti: le quasi 30 ore di diretta di RaiSport hanno avuto un seguito enorme: 1.34% share e 235.000 spettatori per la sola la finale. Da record anche i numeri del canale youtube della Federazion­e: 240.000 visualizza­zioni e 4,5 milioni i minuti visti. Il picco il 19 ottobre con 35.000 dispositiv­i collegati. Per non parlare poi del pubblico presente al palazzetto del basket, sede delle gare: oltre mille persone hanno tifato durante la finalissim­a.

Podio tutto azzurro con Rizzo d’oro su Caratozzol­o. Terzi Spadaro e Marcolin

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Il neo iridato Ciro Davide Rizzo, 41 anni, palermitan­o di Bagheria

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