Corriere dello Sport

INTER, NIENTE SORPASSO KARAMOH LA FA SBANDARE

Un gol fortunoso di Candreva poi show dell’ex (rete e assist) e di Gervinho. Il lungo assalto porta solo al pareggio di Lukaku Esposito però sfiora il colpo

- Di Andrea Ramazzotti

L’Inter ha fallito l’operazione sorpasso sulla Juventus fermata dal Lecce e non è andata oltre il 2-2 casalingo contro il Parma. Rispetto allo scorso anno, quando gli emiliani avevano espugnato San Siro, i nerazzurri hanno ottenuto un risultato migliore, ma Conte non può essere soddisfatt­o del primo pareggio in campionato perché i gialloblù lo hanno messo in netta difficoltà nel primo tempo e in una ripresa dominata (23 conclusion­i, ma solo 3 nello specchio) è riuscito a trovare solo il pareggio di Lukaku, al sesto centro in 9 giornate (eguagliato Milito). La formazione di Sarri, dunque, rimane a +1 e il sapore dell’occasione persa stavolta è netto. Un po’ come era successo contro lo Slavia Praga, all’esordio in Champions.

E’ chiaro che l’Inter ha avvertito la stanchezza successiva al match di mercoledì in Europa, che il compito dell’ex ct è stato reso più complicato dalle assenze (ma D’Aversa

ne aveva ancora di più…) e che pure l’arbitraggi­o di Chiffi non ha dato una mano (due rigori non concessi ai padroni di casa), ma le distrazion­i difensive iniziano a essere troppe: per la quarta gara di fila in Serie A Conte ha subito gol e siccome ai tempi della Juve non era abituato a questi numeri… L’Inter non è ancora la squadra che l’allenatore pugliese si aspetta: al netto di un marcato dominio nel possesso (67%), nei tiri in porta (29-12) e nei cross su azione (33-3), è mancato qualcosa in fase d’impostazio­ne perché Brozovic, ottimament­e limitato da Kulusevski, non ha fatto girare la squadra e l’unica opzione è diventato il traversone dalla destra di Candreva, vero regista offensivo. Un po' poco per puntare allo scudetto.

OTTIMO PARMA. Se i nerazzurri non sono riusciti a regalare i tre punti a Steven Zhang nel giorno del suo primo compleanno da presidente, il merito però va dato anche a D’Aversa: di fronte all’amico Antonio, il tecnico dei ducali ha mantenuto le idee chiare e la sua tattica (difesa “bassa” e ripartente rapide grazie alle punte molto larghe) ha pagato. Karamoh e Gervinho (un gol a testa) con la loro velocità hanno tenuto in scacco gli avversari e infastidit­o una fase d’impostazio­ne alla quale è mancato tanto De Vrij, inizialmen­te in panchina perché non al top. Senza l’olandese e con Brozovic “depotenzia­to” dal pressing dello svedese, il Parma nel primo tempo ha fatto un figurone grazie alla regia di Scozzarell­a, che il croato non riusciva a tamponare nonostante si alzasse per “prenderlo”. I gialloblù sono rientrati negli spogliatoi meritatame­nte in vantaggio e un pensierino all’impresa, nonostante avessero in panchina solo 6 elementi (con 2 portieri), lo avevano fatto.

PARI LUKAKU. Il sogno di D’Aversa è stato però mandato in frantumi dal 2-2 di Lukaku, convalidat­o dopo 4’ di controllo con il Var. Il dominio nerazzurro da quel momento in poi si è fatto sempre più marcato e gli ospiti togliendo Karamoh e Gervinho si sono rintanati. La mira degli interisti, però, non è stata giusta e anche il baby Esposito stavolta non ha trovato la giocata da campione. Per la prima volta in questa Serie A, dunque, l’Inter con 5 italiani titolari (più 2 subentrati) non è riuscita a vincere un match in cui era passata in vantaggio. Tra tre giorni, con le scelte ridotte ancora all’osso, la trasferta di Brescia per Conte potrebbe trasformar­si in un’altra trappola, mentre il Parma con vista Europa può attendere con il sorriso il Verona.

Kulusevski annulla Brozovic. Nerazzurri stanchi, D’Aversa sale in zona Europa

 ?? GETTY IMAGES ?? Sebastiano Esposito, 17 anni, consola Romelu Lukaku, 26. Ieri l’Inter ha sciupato una grande chance nella corsa con la Juve
GETTY IMAGES Sebastiano Esposito, 17 anni, consola Romelu Lukaku, 26. Ieri l’Inter ha sciupato una grande chance nella corsa con la Juve

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