MARAN: CAGLIARI RESTIAMO LASSÙ!
Dura trasferta per la squadra rossoblù, quinta in classifica «Ci siamo regalati un angolo di Paradiso, siamo pronti a difenderlo»
Una trasferta per continuare a sognare, per allungare la striscia positiva attualmente arrivata a quota sei risultati utili, ma soprattutto per alimentare i sogni europei di una squadra che, a partire dalla stagione del ritorno in A, ha gettato le basi per un futuro radioso. E ora il Cagliari spera di iniziare a raccogliere i frutti di quel lavoro programmato negli anni scorsi, grazie ad una squadra ben costruita e soprattutto con grandi meriti del suo condottiero che, però, continua a gettare acqua sul fuoco. Non parlare del quinto posto che, contro una squadra in difficoltà come il Torino, i rossoblù possono difendere questo pomeriggio, sarebbe nascondere l'evidenza di un gruppo che ormai è capace, grazie alla sua compattezza e alla efficacia del suo gioco, di spaventare chiunque.
LA SCALATA. Da parte sua Rolando Maran si fida poco dei granata e per questo ha tenuto tutti sul pezzo, sapendo bene che, se quella contro la Spal era una sorta di prova di maturità dei suoi ragazzi, il trittico di partite che inizia oggi in Piemonte (in otto giorni il Cagliari affronterà il Bologna alla Sardegna Arena e l'Atalanta a Bergamo), potrebbe rappresentare il coseguimento di una vera e propria laurea di valore europeo. «Ci siamo regalati un angolo di paradiso - la conferma inevitabile di Maran - e vogliamo difenderlo, ma non penso ad uno scontro diretto con il Torino. Non dobbiamo guardare i nostri avversari né la classifica in questo momento perché se lo facessimo, perderemmo di vista noi stessi. Invece dobbiamo tenere i paraocchi e pensare solo a partita dopo partita». Una condotta che fino a questo momento ha pagato, in un collettivo che è riuscito ad essere solido in difesa, con gli appena sette gol subiti, e produttivo in attacco con i dodici sigilli all'attivo. Ma ancora più significativa è stata la scelta del tecnico isolano di far giocare quasi tutti gli effettivi della sua rosa tanto che, anche in attacco, i frutti si sono visti, con sei giocatori andati in gol. «Speravo che i marcatori fossero tanti così come sta accadendo. I numeri ci sorridono in questo momento e tutti quanti si sentono coinvolti nelle situazioni offensive». Il forfait di un giocatore importante come Pavoletti è stato ammortizzato dal lavoro di squadra e a giovarne è stato tutto il Cagliari che ora si trova lassù in classifica.
LA GARA. Ma per restarci sarà necessario prestare la massima attenzione ad un Torino con il dente molto avvelenato. «Non mi fido in generale delle squadre in difficoltà e il Torino ha una rosa estremamente competitiva. Sappiamo che ci saranno dei momenti duri e noi dobbiamo restare concentrati perché la serie A non ti perdona. Devi avere i giusti criteri senza sbilanciarti in avanti né indietro». Qualche dubbio di formazione, legato soprattutto alle condizioni fisiche di alcuni dei suoi (Faragò, Ceppitelli e Klavan su tutti), se lo porterà fino a questa mattina ma intanto l’aspetto più importante sarà l’atteggiamento mentale che dovrà essere sempre al top. «L’esposizione mediatica e l’entusiasmo non possono che far bene perché soprattutto il secondo ti da energie mentali per diventare ancora più bravo».