Sergej, il “nemico giurato” della Fiorentina vuole regalare alla Lazio il primo gol esterno
IL PASSAGGIO AI VIOLA SALTATO NEL 2015, POI LA RETE NEL GENNAIO 2016 Ha segnato solo all’Olimpico Inzaghi chiede reti anche a lui E i suoi assist sono vincenti...
Pareggi
Successi
Nemico dichiarato e giurato, Sergej Milinkovic. Tutto a tradimento: il no alla Viola nell’estate 2015, il gol segnato nel gennaio 2016 (l’unico al Franchi, per ora), pochi mesi dopo. A Firenze vedono il Sergente e rabbrividiscono. Inzaghi chiede gol a qualcuno che non sia Immobile, ne servono anche altri, dispiace ripetersi. Ci vuole l’aiuto di tutti, è il piacere di condividere... Milinkovic ne ha garantiti un bel gruzzolo due anni fa, in tandem con Luis Alberto. Chiuse la stagione a quota 12 in campionato, media da seconda punta. Segnava affondando, svettando (a proposito, la Lazio, dopo 8 turni, era una delle uniche tre squadre del campionato a non aver ancora segnato un gol di testa). Il Sergente non s’è più ripetuto. Quest’anno ha colpito contro il Genoa all’Olimpico, cerca il colpo esterno. E quale migliore occasione, se non Firenze, per centrarlo? E’ un augurio, un invito, una preghiera. Montella metterà in mostra Chiesa e Ribery. Inzaghi risponderà con i suoi assi, a loro chiede una notte speciale. Milinkovic, quando è al top, è un gigante di muscoli, di forza, di rabbia, di volontà, allunga la sua ombra in campo. Può offrire gol e assist: già 3 in campionato (contro Samp, Parma e Genoa). Sono le uniche vittorie in A, un caso? I biancocelesti non ne ottenevano così poche (nei primi otto turni) dal 2013-14, meglio non ricordare come finì quell’annata per i biancocelesti (nono posto).
I PERICOLI. I gol vanno segnati e non bisogna regalarli, l’ha ridetto ieri Simone. Attenzione a questo dato: sette delle 12 reti firmate dalla Fiorentina sono arrivate da palla inattiva (il 58%, è la percentuale più alta del campionato registrata dopo 8 turni). La Lazio, su palla inattiva, si addormenta. Al Franchi servirà un impatto lucido (la Lazio ha subito sette gol sui nove totali nel primo tempo, il 78%, è la percentuale più alta). Al Franchi non servirà a molto il pareggio, non arriverà se la partita confermerà l’andamento delle precedenti: solo due delle ultime 17 sfide tra Fiorentina e Lazio (giocate a Firenze) sono terminate con il segno “X”, inclusa la più recente (1-1). E’ questo, non a caso, il punteggio più frequente, finale di 20 sfide. La Fiorentina
ha vinto solo uno degli ultimi sei confronti interni con la Lazio (3-2 nel maggio 2017) e in questo parziale ha sempre subito gol (1 pareggio, 4 sconfitte). La Lazio ha bisogno di vittorie e la Fiorentina è la squadra che gliene ha garantite di più (assieme ai gol): 52 successi e 192 gol centrati in Serie A. La Fiorentina, davanti ai biancocelesti, non si è mai difesa bene, ha subito gol in tutte le ultime 11 sfide (24 reti in totale), sette gare perse (per il resto due vittorie, due pareggi). Inzaghi deve vincere, al Franchi inizierà la settimana del trittico Fiorentina-Torino-Milan. Tra sette giorni sapremo dove ci avrà portato l’altalena.
Solo tre vittorie in A dopo 8 turni: così poche nel 2013-14 Serve un colpaccio