Corriere dello Sport

Stroppa primo e la filosofia di SuperPippo

- Di Tullio Calzone

Vietato distrarsi! Combattuto ed equilibrat­o come non mai, il campionato cadetto è una specie di sentiero pericoloso o - se preferite - un campo minato: basta un attimo e ti ritrovi giù, un piede messo male e rischi di andare in frantumi. Il Benevento inciampa per la prima volta in questa stagione, sbagliando completame­nte l’approccio alla gara di Pescara, e incassa quattro gol in una volta dopo averne presi appena tre nelle precedenti 8 gare. Inzaghi, almeno apparentem­ente, la prende con filosofia: «Meglio perdere con quattro reti di scarto che quatto volte per 1-0». Elementare Watson! Ma nel calcio bisogna anche tenere nel giusto conto le sconfitte ed evitare che lascino tracce pericolose.

Ecco perché per capire quanto peserà il ko inatteso dell’Adriatico, bisognerà attendere l’incrocio infrasetti­manale di mercoledì sera con la Cremonese dell’ex Baroni, a sua volta atteso questa sera con la sua nuova squadra al primo incrocio con il proprio passato, ospitando nel posticipo il Frosinone allenato in A la scorsa stagione. La Strega resta comunque in vetta, benché non è più da sola. Tenace e indomito, il Crotone, rivale di sempre dei sanniti, perfeziona l’inseguimen­to ribaltando il Venezia di Dionisi, altra rivelazion­e di questa parte di stagione piegata allo “Scida”. Stroppa vola con i gol di Simy e la fantasia di Messias, il funambolic­o brasiliano scovato nelle serie minori dal ds Ursino e valore aggiunto di una formazione che ha resettato il passato, interpreta­ndo il presente con ambizione e umiltà.

E’ così che si fa! Lo sa bene il Perugia che ammutolisc­e l’Arechi e fa imbestiali­re Ventura, incapace ancora di vincere in casa. La Salernitan­a ci resta di stucco al gol di Buonaiuto a tempo scaduto che sottrae altri due punti alla classifica che brutta non è, ma che poteva essere bellissima senza questi finali fatali. Le partite, però, bisogna saperle chiudere per tempo. Un male che accomuna i campani all’Empoli, grande candidata alla promozione diretta che si fa riprendere a tempo scaduto dopo aver rischiato di andare sotto complice una ripartenza del Trapani dai contorni micidiali. Bucchi incassa un punto amaro e manca l’aggancio in vetta al Benevento in una sorta di derby a distanza con la sua ex squadra. Il derby vero va in scena all’Ardenza. Lo vince il Livorno di Breda, piegando un Pisa orgoglioso e sfortunato davanti a diecimila tifosi festanti. L’immagine più bella di questa giornata per la felicità del presidente di Lega Mauro Balata che sulla gente ha investito le energie migliori. Una scelta questa che non delude mai!

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