La B in campo alle ore 21 Perugia-Ascoli da brividi
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Hanno ballato entrambe tra le linee senza quasi mai abbassare la testa, Perugia e Ascoli si ritrovano di fronte con un unico obiettivo: superarsi per agganciare, possibilmente, la vetta. Non basterà, ovviamente, vincere. Saranno necessarie una serie di concomitanze favorevoli, come altri passi falsi del Benevento e dell’Empoli e il Crotone ko a Chievo. Intanto, però, anche senza fare troppi calcoli, bisogna vincere. Lo sa bene Oddo, uscito sconfitto dalla prima trasferta campana a Benevento eppure non ridimensionato, come ha confermato poi il pari in rimonta all’Arechi contro una compagine ancora incerta e incompiuta, messa alle corde da Buonaiuto & C. con una reazione impetuosa.
ODDO PARLA CHIARO. I dubbi della vigilia non hanno fatto chiarezza sulla formazione che Oddo manderà in campo al “Curi”. Mancherà l’eroico Kouan, elogiato dal presidente Santopadre per la stoica prova di Salerno; dovrebbe essere disponibile Falasco. C’è qualche dubbio su Gyomber. «Siamo stati protagonisti di una buona partita a Salerno ma possiamo fare molto di più. La classifica è corta, sono tutte partite delicate, non c’è nulla di scontato. Contano crescita e continuità. Il punto dell’Arechi è stato fondamentale perché ci ha evitato due sconfitte consecutive. La gara con l’Ascoli è sentita dalle tifoserie. Dovremo costruire con coraggio e senza indecisioni. Mi aspetto una partita a viso aperto. L’Ascoli ha buone qualità, vincerà chi saprà leggere meglio le fasi decisive del match». E’ proprio così che immagina il suo Grifo l’allenatore abruzzese che vede dinanzi a se evidenti spazi di crescita e spera di sperimentarne di sostanziali già stasera contro un avversario che va preso con le dovute precauzioni, benché privato dal giudice sportivo di una delle sue armi letali, non l’unica: Da Cruz.
ATTENTI A QUEI DUE. Sotto osservazione va tenuto il furetto Ninkovic, elemento di altra categoria. Per non parlare dell’ex Ardemagni che da queste parti, giovincello, sognava per il Perugia di Vincenzo Patania (2005-2006), un tecnico che avrebbe meritato un’altra storia per il calcio proposto in Umbria. Ardemagni è stato in biancorosso per altre due stagioni, ma penserà solo al suo Ascoli, pronto a rilanciarsi definitivamente dopo il riassetto societario che ha portato alle dimissioni del presidente Tosti, sostituito da Neri. Un cambio che non ha avuto contraccolpi sulla squadra, reduce dal successo contro l’Entella, grazie ai guizzi appunto di Ninkovic e Ardemagni. «E’ una gara che vale tanto - arringa il tecnico Zanetti - importante sarà fornire una prova di carattere anche per i tifosi. Il Perugia ha entusiasmo. Dobbiamo mettere da parte la paura perché non porta a nulla. La vittoria sull’Entella può aiutarci mentalmente giocare a viso aperto. Da Cruz? Dispiace perdere un giocatore così. Ma sceglierò al meglio».
DENTRO I NUMERI. Intanto, anche i numeri forniscono qualche utile indicazione: tra le squadre cadette nelle ultime due stagioni, nessuna ha raccolto meno pari interni del Perugia nel 2019 (due). Nonostante l’Ascoli vanti il miglior attacco del torneo al pari del Pescara (16 gol), solo la Salernitana (86) ha tirato meno dei marchigiani (93) nelle prime 9 giornate. Insomma, gli opposti si toccano. Ma servirà una tripla per non correre il rischio di sbagliare pronostico.
Il tecnico umbro: «Serve coraggio e saper leggere i momenti chiave» Il tecnico ospite: «Partita difficile bisogna mettere da parte la paura»