Ricavi oltre i 400 milioni è la prima volta nella storia
MILANO - Il bilancio 2018-19 dell’Inter si è chiuso con un passivo di quasi 48,4 milioni di euro, peggiore rispetto al -17,7 milioni registrato 12 mesi prima, ma i dirigenti ieri all’assemblea degli azionisti erano soddisfatti. Perché per la prima volta nella storia del club i ricavi hanno superato quota 400 milioni (417 per la precisione; +20% rispetto al 2017-18), perché le sponsorizzazioni hanno toccato i 140 milioni (+9%), perché i ricavi da botteghino sono in aumento (da 33 a 44 milioni) e perché i debiti sono calati (da 814 milioni a 774). Sul passivo pesa la cifra accantonata per l’esonero di Spalletti e del suo staff (25,8 milioni): se il tecnico di Certaldo troverà una squadra da qui al giugno 2021, i soldi risparmiati diventeranno una plusvalenza. Consistente, complice l’arrivo di Conte, l’aumento delle spese per i tesserati, passate da 119 a 156 milioni.
CURIOSITA’. Nel bilancio certificato il prezzo d’acquisto di Martinez (25 milioni), quello delle commissioni di Godin (3,5 milioni), i rinnovi dei contratti (fino al 2022) di Joao Mario, Icardi e Perisic, tutti ceduti in prestito, ma soprattutto le plusvalenze utili per il Fair Play Finanziario: 19 milioni dal Genoa per Pinamonti, 9,5 dallo Standard per Vanheusden, 4 dal Parma per Adorante, 3 sia da Sala (Sassuolo) e Zappa (Pescara). Gli abbonamenti sono stati 40.040, l’investimento sul settore giovanile di 7,1 milioni.
NIKE E PIRELLI. L’ad Antonello a proposito di Nike ha annunciato: «Abbiamo chiuso un accordo per riacquistare i diritti di retail e licensing perché riteniamo che questo possa aprire nuove frontiere per altri mercati. Pirelli? L’accordo è in scadenza nel 2021, ma ad oggi non abbiamo alternative sul tavolo. Se dovremo andremo sul mercato, lo faremo in chiara sintonia con Pirelli per capire come continuare una storia ventennale». Tradotto: Pirelli resterà e dalla Cina arriverà il nuovo sponsor di maglia capace di garantire 25-30 milioni a stagione.