Corriere dello Sport

In tre partite l’Inter ha preso 7 gol Conte a Brescia con un problema

L’allenatore è abituato ad avere difese di ferro: ora va rivista l’intera fase a cui partecipan­o tutti

- Di Andrea Ramazzotti

desso la parola torna al campo. Dopo le frasi critiche di sabato sera pronunciat­e da Conte sulla rosa ridotta ai minimi termini dagli infortuni e l’analisi del match contro il Parma fatta dall’allenatore con la squadra, stasera a Brescia l’Inter ha l’occasione di mettere da parte le polemiche, di archiviare la delusione per la mancata vittoria di sabato e di tornare prima in classifica (almeno) per una notte. Per riuscire nell’impresa e per confermars­i implacabil­e in Italia lontano dalle mura amiche (4 vittorie su 4 finora), però, dovrà invertire la tendenza negativa di una difesa che, dopo un ottimo inizio, è diventata troppo facilmente perforabil­e, ma al tempo stesso sarà obbligata a sperare che la coppia Lukaku-Martinez continui a segnare ai ritmi delle prime 12 gare ufficiali. Conte, che in carriera non è mai riuscito a battere il Brescia (3 pareggi e 1 ko con Arezzo e Bari, ma in Serie B), si aspetta un segnale.

PROBLEMA DIFESA. Il tema di più struggente attualità è quello della fase difensiva, il tallone d’Achille nerazzurro a partire dal match casalingo contro la Juventus. Conte è particolar­mente sensibile al problema perché in carriera ha sempre costruito i suoi successi sull’impermeabi­lità della retroguard­ia e vedere la difesa subire gol con la frequenza delle ultime 3 gare in campionato (7 i palloni raccolti in fondo alla rete da Handanovic) non è il massimo considerat­o che nelle prime 6 giornate il portiere e capitano era stato battuto solo 2 volte. Cosa è successo? Il tecnico di Lecce ha analizzato la situazione con il suo staff, ma trovare una risposta univoca all’aumento degli errori non è stato facile. Di certo qualche distrazion­e di troppo da parte dei singoli c’è stata sia contro il Sassuolo sia contro il Parma, ma il problema coinvolge tutta la formazione che, complice la stanchezza, ha iniziato a pressare in maniera meno feroce a partire dagli attaccanti. Un problema di non poco conto se si considera che la trasferta di stasera a Brescia potrebbe trasformar­si in una trappola.

UN GOL A PARTITA. E poi ci sono le due punte che stanno viaggiando alla media di un gol a incontro: 6 per Lukaku, altrettant­e per Martinez nelle prime 12 gare ufficiali della stagione. Stasera saranno ancora loro due i titolari e toccherà ancora al belga e all’argentino guidare l’assalto ai tre punti. L’ex United è a quota 3 gol firmati nelle ultime due gare di Serie A e punta per la prima volta da quando indossa la maglia nerazzurra a battere il portiere avversario per tre incontri di fila. Magari a galvanizza­rlo sarà il duello a distanza con Balotelli, sfidato durante gli anni in Inghilterr­a quando Mario era City e al Liverpool. E poi c'è il Toro che, dopo quattro partite di fila con almeno un gol, si è preso un turno di riposo contro il Parma, ma che a Brescia vuole tornare a timbrare il cartellino. Perché il testa a testa nella classifica dei marcatori nerazzurri lo stimola più che la "lotta" con il fantasma di Mauro Icardi del quale nel cuore dei tifosi è l'erede designato.

L’attacco è appeso a Lukaku e Lautaro: la loro media finora è di un gol a partita

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GETTY Antonio Conte, 50 anni, prima stagione alla guida dell’Inter

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