E Cellino va su Prandelli
Potrebbe essere l’ultima partita di Corini sulla panchina del Brescia. Una sconfitta potrebbero infatti convincere Cellino a dare il via all’avventura di Prandelli, con cui peraltro il presidente ha già preso contatti. In alternativa circola il nome di Nicola, ma non c’è dubbio che in pole ci sia l’ex ct della Nazionale. In troppe occasioni, finora, del Brescia non ha convinto l’atteggiamento. Il modo con cui è stato affrontato un Milan davvero piccolo dovrebbe avere insegnato qualcosa. Invece contro un Genoa nella bufera il Brescia, in vantaggio grazie a un tiro-cross di Tonali (più cross che tiro...), non ha approfittato dello stato confusionale della squadra di Thiago Motta. Un erroraccio di Gastaldello ha rimesso incorsa i grifoni, ma il Brescia ha cominciato a tirare a campare subito dopo la rete di Tonali. Questione di atteggiamento, appunto.
NON COLPEVOLE. Sull’operato di Corini pesa però anche una serie impressionante di infortuni, con qualche reparto ridotto praticamente all’osso. L’unica zona che offre possibilità di scelt, almeno sulla carta, è l’attacco, anche se l’assenza di Torregrossa si fa sentire e Ayé finora si è dimostrato un gran lavoratore che spara a salve. E Matri è stato impiegato con il contagocce. Va da sé che però la grande incognita era e resta Balotelli. Finora SuperMario è stato semplicemente Mario. Una sola rete, nessuna giocata delle sue e un’affiatamento con Donnarumma appena abbozzato. Corini finora li ha fatti giocare (poco) insieme, li ha alternati. Una scelta bizzarra quando si ha a disposizione un talento naturale e il superbomber della scorsa Serie B.