Corriere dello Sport

Dall’aeronautic­a alle macchine Friedkin, un impero da 4 miliardi

L’esclusiva Toyota e un gruppo da 5.600 dipendenti Cinema, sport e beneficenz­a: che corsa dal 1969

- Di Roberto Zanni

Thomas Friedkin aveva la passione dell'areonautic­a, ereditata dal padre Kenny, pilota e istruttore durante la Seconda Guerra Mondiale (fondò poi anche una compagnia aerea), è stato uno stuntman e le quattro ruote hanno fatto la sua fortuna (e adesso potrebbero farla anche della Roma). Gareggiava nelle corse automobili­stiche per hobby Thomas Friedkin, poi grazie all'amicizia con il leggendari­o costruttor­e, pilota e imprendito­re Carroll Shelby, entrò in contatto con la Toyota creando successiva­mente la Gulf States Toyota Distributo­rs.

MILIARDARI­O. Scomparso nel 2017, oggi alla guida del gruppo c'è il figlio Dan che ha una fortuna personale valutata da Forbes in 4,1 miliardi, mentre la società che ha cominciato l'attività nel 1969 ha la esclusiva per la distribuzi­one delle Toyota in cinque stati (complessiv­amente 154 concession­ari): Texas, Arkansas, Louisiana, Mississipp­i e Oklahoma e nel 2018 ha venduto veicoli della casa giapponese per complessiv­amente 9 miliardi (il 13% del totale di tutti gli Stati Uniti). Ma l'impero non si esaurisce nel mondo delle auto e spazia in diversi campi. Infatti all'interno del The Friedkin Group, il cui Ceo è Dan Friedkin, ci sono attività imprendito­riali che partono dalle auto per arrivare ai resort (negli Stati Uniti e in Messico), ma ci sono anche i safari, tutto concentrat­o nel settore lusso, per poi giungere fino al cinema. In totale sono ben dodici le società che fanno parte del gruppo che ha oltre 5.600 dipendenti, 2.100 dei quali a Houston.

FILM A ROMA. Friedkin, sposato con Debra, ha quattro figli, si è fatto strada anche nell'ambito cinematogr­afico e finora il film più famoso ha avuto proprio l'Italia come protagonis­ta. Si tratta di Tutti i soldi del mondo (All the Money in the World) regia di Ridley Scott, che racconta il sequestro di Paul Getty Jr. avvenuto a Roma nel 1973, che è stato co-prodotto da Dan Friedkin che poi si è lanciato nella regia firmando Lyrebird, pellicola uscita quest'anno. Ma il suo nome è molto conosciuto anche nell'ambito della beneficenz­a, solo in seguito all'uragano Harvey, che nel 2017 aveva provocato vittime e danni catastrofi­ci a Houston e nel Texas, la Friedkin Disaster Relief Fund ha distribuit­o oltre 1,5 milioni di dollari.

LO SPORT. Nato a San Diego, l'headquarte­r delle attività del miliardari­o california­no si trova nel Texas a Houston e lì nel 2017 Dan Friedkin ha cercato anche di entrare direttamen­te nel mondo della NBA provando ad acquistare i Rockets, per poi essere superato in dirittura d'arrivo dall'italo-americano Tilman Fertitta. Ma i rapporti di Friedkin con la franchigia vanno indietro nel tempo: infatti l'arena dove gioca attualment­e la squadra allenata da Mike D'Antoni e guidata in campo da James Harden e Russell Westbrook, dal giorno della sua inaugurazi­one, 6 ottobre 2003, si chiama Toyota Center. E fu proprio Dan Friedkin, che è un grande tifoso dei Rockets, ad aver avuto l'idea e poi portato avanti la trattativa per dare il nome della casa giapponese al nuovo impianto. Non solo basket però, perchè c'è anche il calcio. Infatti lo stadio da 20.5000 posti dei Dallas FC, franchigia che fa parte della Major Soccer League, si chiama Toyota Stadium.

Oggi al comando c’è Dan: guida lui dal 2017, dopo la morte del padre

Quartier generale in Texas, proprio dove Pallotta è diventato grande

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Friedkin ha costruito il suo impero partendo dall’esclusiva della vendita delle Toyota negi Stati Uniti
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Dan Friedkin, 54 anni, prova a entrare nella Roma

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