Corriere dello Sport

ECCO L’ISOLA DEL TESORO

Cagliari vive un momento magico: la prima squadra vede l’Europa, la Primavera è prima Maran ha organizzat­o un gruppo che vanta la migliore difesa in A insieme a quelle di Juve e Verona

- di Giuseppe Amisani

Ci vorrà un pizzico di cinismo in più per alimentare il sogno europeo di un Cagliari che, comunque, fino a questo momento merita solo applausi per il cammino che sta portando avanti. Sette risultati utili consecutiv­i sono stati sufficient­i per eguagliare il precedente score ottenuto dalla coppia Lopez-Pulga nel 2013 ma ora la squadra di Rolando Maran vuole fare ancora meglio e ha già messo nel suo mirino la striscia positiva di dieci giornate colleziona­ta ai tempi di Marco Giampaolo (stagione 2006/2007).

CAGLIARI DA RECORD. L'entusiasmo è alle stelle ma sia la squadra che la tifoseria continuano a guardare avanti perché quanto fatto fino ad ora è un ottimo punto di partenza ma ancora non dà alcun diritto di far festa. Applausi meritati al collettivo costruito da Tommaso Giulini e orchestrat­o da Rolando Maran ma ora sarà necessario completare un altro gradino per proseguire nella strada della crescita.

I nuovi progressi si sono già visti a Torino dove, contro una squadra forte e agguerrita, i rossoblù non si sono fatti intimidire e, anzi, hanno trovato un vantaggio meritato e rischiato di raddoppiar­e. Una condotta di gara attenta ma allo stesso tempo sbarazzina che, al novantesim­o, ha portato tutti i protagonis­ti ad essere più amareggiat­i per i due punti persi che per il punto guadagnato su un campo non certo facile.

Ma con i numeri del Cagliari di questa stagione è più che lecito ambire a traguardi importanti, a patto che la squadra mantenga lo stesso rendimento. Appena 8 reti incassate, infatti, fanno della retroguard­ia isolana la migliore (insieme a quelle di Juventus e Verona) della massima serie e il Cagliari non centrava un risultato così prestigios­o dalla stagione 1979/1980 quando, a questo punto del campionato, aveva subito appena tre reti. E i precedenti anche per quanto riguarda il posizionam­ento in classifica dopo appena nove giornate, non sono che a favore del collettivo di Maran che ora dovrà cercare di essere più cinico per chiudere le gare, come avrebbe dovuto esserlo a Torino.

VERSO IL BOLOGNA. Ci sarà poco tempo per recuperare ma il turno infrasetti­manale offre subito la possibilit­à a Nainggolan e compagni di tornare al successo e allungare la striscia positiva. Affidandos­i proprio al Ninja che ha negli emiliani una delle sue vittime preferite visto che solo all'Inter ha realizzato più reti (cinque) rispetto alle quattro già messe a segno contro i bolognesi. Proprio contro il Bologna, nell'ottobre del 2010, Nainggolan aveva realizzato la sua prima rete nella massima serie, tanto da essere l'osservato numero uno da parte degli uomini di Mihailovic domani notte alla Sardegna Arena. E lo stadio cagliarita­no è pronto a fare la sua parte, dando una mano ai rossoblù di casa verso il successo ma allo stesso tempo caricandos­i per le gesta di Nandez e compagni. Sette risultati utili consecutiv­i, imbattuto in trasferta e ottimo in casa dopo il doppio passo falso iniziale, per diventare la vera rivelazion­e del campionato, il Cagliari ha bisogno di salire quel gradino più in alto che gli permettere­bbe di consolidar­si in zona Europa e di legittimar­e un sesto posto ora diviso con la Lazio ma che Maran e i suoi vogliono superare grazie alle prestazion­i convincent­i e all'efficacia del loro gioco.

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BARTOLETTI Rolando Maran, 56 anni, allenatore del Cagliari

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