Corriere dello Sport

Catania, ecco la mano di Lucarelli

- Di Concetto Mannisi

Ha ragione Cristiano Lucarelli. Che magari esagererà nel voler dipingere tutto con sfumature d'ottimismo ma che ha già lasciato intendere chiarament­e di essere soddisfatt­o della reazione del paziente Catania alle sue cure. Questa squadra non ha affatto l'encelfalog­ramma piatto, anzi. E' viva e vegeta e ha soltanto bisogno di riacquisir­e fiducia nelle proprie potenziali­tà per provare a risalire la classifica.

Badare bene: provare. Perché è vero che il Catania non è la squadra derelitta che ha incassato cinque ceffoni in quel di Vibo Valentia, ma non è neanche il carro armato in grado di cambiare marcia e di travolgere tutti gli ostacoli che trova davanti. Però quel che c'è in questo momento, soprattutt­o a livello mentale, non è poco. Anzi, è tantissimo. La squadra ha dimostrato di potersela giocare anche con il Bari, ha avuto una grandissim­a occasione con Mazzarani, un paio con Di Piazza e poi si è vista negare un calcio di rigore clamoroso e che, in questa situazione di classifica, grida vendetta. E' vero, ha concesso qualcosa ai biancoross­i, ma se si consideran­o le imbarcate prese fino a qualche settimana fa, soprattutt­o in trasferta, è evidente che in queste due gare della gestione Lucarelli, con un paio di sedute di allenament­o e due partite disputate nel giro di quattro giorni, grandi passi avanti sono stati compiuti.

Certo, si portano troppi pochi uomini nell'area avversaria e talvolta si è visto Di Piazza involarsi palla al piede per poi fermarsi nell'attesa dell'arrivo di un compagno che non "sbucava" mai. Forse è la storia della coperta che tirata da una parte scopre l'altra; oppure è soltanto questione di automatism­i da acquisire, specialmen­te dopo avere registrato la fase difensiva. Lo vedremo.

FUORI CASA. E lo vedremo proprio a cominciare da Pagani, allorquand­o il "Lucarelli 2" vivrà la sua prima esperienza lontano dal "Massimino". Il tecnico livornese ha già chiesto i suoi, visto quanto dimostrato in queste due gare anche dal punto di vista caratteria­le, di recarsi in Campania col petto in fuori, anche perché di spazi per colpire rispetto a quanto avviene al Massimino, con avversari in barricata, ce ne saranno. Sarà l'occasione propizia per dimostrare che la cura sta facendo effetto. E per formare che, per dirla sempre come Lucarelli, che fra l'altro qualche infortunat­o sta cominciand­o a recuperarl­o, la situazione non è così buia buia come sembrava.

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