Corriere dello Sport

CARO AGNELLI, SE CONTE LE DAVA TANTO FASTIDIO POTEVA CACCIARLO SUBITO

- Luigi Cacciapuot­i, libero.it

Caro Cucci, ti faccio i miei compliment­i per la cittadinan­za onoraria di Pantelleri­a. È un atto importante che certamente non nasce dalla tua notorietà di giornalist­a di lungo corso, ma è sicurament­e figlio del tuo impegno culturale e sociale che hai profuso su questa splendida isola dal 1988 ad oggi. Ma veniamo a noi: ho letto il riepilogo dell’assemblea dei soci della Juventus con un importante aumento di capitale di 300 milioni e la volontà di competere non più con le società italiane tipo Inter, Napoli, Milan, ma con quelle più blasonate d’Europa partendo dal Real Madrid per finire al Bayern Monaco e trasformar­e la voglia di vincere in Europa in realtà, cercando nei prossimi anni altri Ronaldo. Siamo sicuri che sia stato un ottimo investimen­to? Anche come tifoso del mio Napoli auguro nella totale sincerità ad Agnelli di trasformar­e in realtà il suo sogno perché se ci riuscirà potrà dimostrare di essere un ottimo presidente a capo di una grande società di calcio. Dove non sono d’accordo col suo discorso in assemblea è quando ha detto che durante gli ultimi 8 anni di vittorie non sono mancate le situazioni complesse da gestire riferendos­i ai sei mesi di squalifica comminata al suo allenatore nel 2012 in seguito a precedenti vicende del calcioscom­messe.L’allenatore­eraConte che, nonostante la squalifica, vinse lo scudetto. Caro Andrea, lo so che lei è ancora un giovanotto, ma dove lo mettiamo lo scandalo che nel 2006 portò la sua Juventus in serie B e non in serie C dove meritava di essere retrocessa secondo alcuni giuristi sportivi? E quando il signor Conte, per il quale non nutro simpatia ma solo rispetto per il suo grosso impegno nel lavoro, è stato squalifica­to per un motivo così importante perché non lo ha licenziato in tronco se nutre una moralità così alta? Le consiglier­ei di essere meno arrabbiato e più tollerante anche con quelli che - secondo lei - le fanno un torto; perché essere in pace con tutti e con la propria coscienza è la condizione più bella per trascorrer­e la propria vita.

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ANSA Antonio Conte e Andrea Agnelli insieme alla Juve

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