Sarri: Siamo stati incerti Con Higuain area piena
«Meglio la ripresa, ritmo più alto ma concediamo il pari, anche in maniera banale, agli avversari»
Kouame rinnova con il Genoa fino al 2023
Rinnovo con adeguamento di ingaggio (che sale a poco più di 1 milione più bonus) per Christian Kouame: l’attaccante, assistito da Michelangelo Minieri della Player Management, resta legato al Genoa fino al 30 giugno 2023
La differenza l’ha fatta ancora una volta lui, Cristiano Ronaldo. A Lecce non era andato neppure in panchina per tirare il fiato e i bianconeri non erano andati oltre l’1-1, lo stesso risultato che era maturato anche ieri sera fino a quando il portoghese non si è procurato e poi ha trasformato il calcio di rigore che ha permesso alla Juventus di sorpassare l’Inter e di tornare capolista. Freddo come un iceberg, CR7 non segnava un rigore così tardi nel match dall’aprile del 2018 quando nei quarti di finale di Champions eliminò proprio i bianconeri di Allegri. «Sono felice di aver trasformato il rigore - ha osservato il fuoriclasse - perché ci ha permesso di vincere una partita difficile contro una squadra ben organizzata. La Juve ci ha creduto e ci ha provato fino alla fine perché volevamo i tre punti e siamo stati premiati». Anche lui però non ha potuto nascondere che la Signora vista ieri sera non è stata la migliore dall’inizio della stagione. Magari sabato nel derby contro il Torino le cose miglioreranno perché Higuain rientrerà e probabilmente potrebbe tornare pure Pjanic, ma intanto Sarri può godersi il quinto gol stagionale dell’ex Real. «Abbiamo creato parecchie occasioni - ha proseguito Cristiano e ci abbiamo creduto anche quando l’ansia stava aumentando perché la palla proprio non voleva entrare. Ci tenevamo a tornare primi in classifica e ci siamo riusciti. Era importante rispondere all’Inter che aveva vinto a Brescia: avere una squadra come la loro che ci è vicina è uno stimolo per noi. Per il futuro impariamo da questi incontri e cresciamo». Abbinate al pareggio del Napoli in casa contro l’Atalanta, le parole di Ronaldo suonano come un’incoronazione al ruolo di anti-Juve della formazione di Conte.
ERRORI SOTTOPORTA. Tutto sommato felice anche il tecnico bianconero che ha sorpassato Conte ed è tornato a guardare tutti dall'alto in basso: «Bene il risultato - ha iniziato - ma non tutto è andato come volevamo. Dietro eravamo un po' incerti e la costruzione è stata difficile, più lenta di quello che doveva. Il Genoa ha un palleggio di ottimo livello e ha saputo sfruttare i nostri errori. Nella ripresa l'intensità è stata più alta e il risultato è stata la conseguenza delle tante palle gol create. Purtroppo ne sfruttiamo poche e subiamo troppi gol anche in maniera banale dopo il pareggio. Ci serve più cattiveria sottoporta. Quanto ci è mancato Higuain? Per caratteristiche è l'unico attaccante che può fare da punto di riferimento per noi e la sua assenza si è sentita. Senza di lui riempiamo poco l'area. Douglas Costa e il 4-3-3? Per caratteristiche questa squadra è più adatta a giocare con il trequartista che con il tridente».
MOTTA SODDISFATTO. Al di là della sconfitta, Thiago Motta ha promosso il suo Genoa: «La squadra merita i complimenti - ha detto l'ex Psg - perché abbiamo fatto una buona prestazione contro una squadra fortissima. Per provare a conquistare un risultato positivo qui non potevamo solo difenderci, ma dovevamo anche giocare. Lo abbiamo fatto e l’atteggiamento dei ragazzi è stato quello giusto. Peccato per il risultato finale che ci lascia un po’ l’amaro in bocca. L’arbitro? Giudicate voi, ma con noi dico solo che mi è sembrato un po’ severo».
Cristiano: Sono felice, volevamo vincere. Il Genoa ci ha stimolati