Corriere dello Sport

SE LAUTARO & LUKAKU VANNO A UN GOL ALL’ORA

Dietro al grande avvio nerazzurro c’è la spinta della coppia d’attacco Fin qui sette reti a testa in 13 partite stagionali e 679’ giocati insieme. Cifre da top bomber

- di Pietro Guadagno

Una macchina da gol. Impossibil­e definire diversamen­te il tandem Lukaku-Lautaro. Insieme, infatti, hanno messo insieme ben 12 reti in 10 giornate di campionato: 7 per il belga e 5 per l’argentino. E il dato cambia appena consideran­do anche la Champions, visto che si passa a 14 centri (aggiunti i 2 del “Toro” mentre l’ex-United è ancora a secco in Europa) in 13 gare ufficiali. Significa più di un gol a partita. Anzi meglio, andando a considerar­e i minuti giocati in coppia. Già perché di quelle 14 prodezze, ben 12 sono arrivati quando entrambi gli attaccanti erano in campo. Le eccezioni sono il sigillo di Lukaku nel derby, quando il suo partner era già stato sostituito, e la stoccata di Lautaro al Camp Nou, contro il Barcellona, mentre il belga era rimasto a Milano a curarsi.

INSOSTITUI­BILI. In tutto, “Rom” e il “Toro” sono rimasti in campo contempora­neamente per 679’ sui 1170 possibili: significa che la media della coppia è di un gol ogni 57’. Ancora, meglio evidenteme­nte, nel solo campionato, visto che si cala a 546’ su 900 potenziali, scendendo quindi ad un centro ogni 50’. Per Conte sono una risorsa fondamenta­le soprattutt­o ora che la squadra sta facendo più fatica dal punto di vista fisico, penalizzat­a da qualche infortunio di troppo e dalla necessità di puntare quasi sempre sugli stessi uomini. Il tecnico nerazzurro ha perso Sanchez fino al nuovo anno e ha fatto entrare nelle rotazioni il 17enne Esposito (3 presenze consecutiv­e), con Politano retrocesso a quarta scelta (entrambi sono ancora a secco in stagione). «Lukaku e Lautaro segnano, ma sanno anche aiutare la squadra – ha raccontato martedì sera Conte, dopo il 2-1 al Brescia firmato proprio da quei due -. Ma sono pure alla quarta partita in 9 giorni. Sto cercando di far rifiatare sia l'uno che l'altro quei venti minuti per volta, perché sono due attaccanti specifici per la mia idea di calcio».

JACKPOT. Lukaku ha già avuto qualche acciacco: prima il mal di schiena e poi un affaticame­nto muscolare. Consideran­do anche che ha attraversa­to un’estate complicata, senza poter fare una vera preparazio­ne, i suoi numeri sono ancora più strabilian­ti. Piuttosto è il “Toro” ad apparire in crescita esponenzia­le. Nelle ultime 6 uscite, infatti, ha mancato il bersaglio soltanto con il Parma. Fino a quel momento aveva segnato solo a Cagliari, alla seconda giornata di campionato, mentre ora è già arrivato a quota 7 gol stagionali. Per intendersi, in tutta la scorsa annata il suo bottino fu di 9 centri, tra campionato, Coppa Italia ed Europa League. Insomma, non è un caso che il Barcellona, su input di Messi lo abbia messo nel mirino come erede di Suarez. Ma l’Inter ha tutte le intenzioni di goderselo, avendo fatto “jackpot”, quando, nel febbraio 2018 definì il suo acquisto da Racing di Avellaneda per 22 milioni. Ora il suo valore è più che triplicato. Ha anche dimostrato maturità nell’adattarsi a giocare al fianco di Lukaku. Ora l’intesa è davvero completa. Anche fuori dal campo, come si è potuto intuire da un lungo abbraccio tra i due al termine del match con il Brescia.

Conte sta cercando di gestirli al meglio «Loro sono ideali per il mio calcio»

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22 Gol Sono quelli realizzati dall’Inter fin qui in campionato in 10 giornate. Di questi, 12 portano la firma di Lukaku (7) e di Lautaro (5). Il Toro ha segnato anche due volte in Champions mentre il belga è a 0
GETTY Lautaro Martinez, 22 anni e Romelu Lukaku, 26 anni, coppia d’oro dell’Inter di Conte 22 Gol Sono quelli realizzati dall’Inter fin qui in campionato in 10 giornate. Di questi, 12 portano la firma di Lukaku (7) e di Lautaro (5). Il Toro ha segnato anche due volte in Champions mentre il belga è a 0

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