Corriere dello Sport

«Una cafonata cacciare un signore come Carlo»

«L’arbitro doveva andare al Var per rispetto delle due squadre Senza di noi pelerebber­o patate...»

- Di Fabio Mandarini ant.gio.

Aurelio De Laurentiis è arrabbiato, come tutti gli abitanti del popolo azzurro. «A velocità normale quello è rigore tutta la vita». Punto di partenza. «Ma poi dico: non è rigore? Bene, facci vedere il Var. Andate a rivedere l’azione e date la soddisfazi­one ai tifosi e a chi ha dato l’anima». E ancora: «Basta, siamo stanchi. Questa intoccabil­ità di Nicchi e Rizzoli ci dà estremamen­te fastidio: siamo noi che finanziamo il calcio, senza di noi andrebbero a pelare le patate». Finale dedicato a Carletto: «Cos’è questa cafonata di un arbitro che butta fuori un signore come Ancelotti? Fossi in lui me ne andrei dall’Italia». Ma il tecnico è qui. E denuncia: «E’ una svista clamorosa. Ed è una decisione presa dal Var: da Banti, non da Giacomelli. Ci dicessero chiarament­e che arbitra il Var».

IL DIRITTO. E allora, la rabbia del Napoli. A cominciare dal presidente: «In questo momento siamo ottanta milioni di tifosi azzurri: il problema è che non credo che Nicchi e Rizzoli svolgano al meglio il proprio lavoro». De Laurentiis aggiunge: «Loro diranno che non sta a me valutare, ma io e gli altri presidenti finanziamo il mondo del calcio e abbiamo il diritto di essere ascoltati”. Focus su Llorente. «A velocità normale è rigore tutta la vita, ma il problema non è se c'è o non c'è il rigore: dai la soddisfazi­one a chi onora la maglia e agli spettatori di vedere come sono andate le cose. Se esiste il Var è inutile creare 8-9’ di tempo supplement­are. Io ho il diritto di vedere le immagini del Var: per i soldi che investo, per il rispetto dei miei giocatori, di quelli dell’altra squadra e soprattutt­o dei tifosi. Questo calcio è assurdamen­te malato: siamo stanchi di essere involontar­i sostenitor­i della classe arbitrale, anche economicam­ente. Nicchi e Rizzoli, dovete metterci la faccia».

TRISTEZZA. Ce la mette eccome, Ancelotti. «Cos’è successo? Molto semplice: c’è stato un abbaglio. Una svista, una topica, un errore clamoroso. Tra l’altro è stata una decisione presa dal Var e non dall’arbitro: sull’episodio di Llorente ha arbitrato Banti e non Giacomelli, ma avrebbe dovuto perlomeno mettergli il dubbio». Carlo è stato espulso. «L’arbitro mi ha chiesto una mano a calmare i miei giocatori, e io gli ho detto: okay, te la do, ma non ti viene il dubbio? E lui m’ha espulso. Io penso che non doveva succedere. E’ triste. C’era anche un’espulsione di Pasalic su Callejon molto simile a quella di Stepinski a Milano».

EQUIVOCO VAR. Ancelotti non si ferma. «Comunque, o ci spiegano come funziona il Var, o ci dicono che arbitra il Var oppure lo tolgono. Il Var è l’arbitro: devono dircelo chiarament­e. Mi sento personalme­nte attaccato, al di là dell’espulsione: un attacco alla mia serietà e profession­alità. Mi spiace per la società e per la squadra: ci servivano questi due punti, ma giocando così scaleremo in fretta le posizioni. Nicchi? Dirà che il rigore non c’era». Nel frattempo, ieri Malcuit è stato operato a Roma al ginocchio destro (crociato anteriore e menisco): intervento riuscito e 5-6 mesi di stop. Oggi, invece, sarà valutato Allan: «Ha rimediato una distorsion­e al ginocchio destro, speriamo non sia nulla di grave». NAPOLI - I gentiluomi­ni sono onesti, anche intellettu­almente, e Gian Piero Gasperini rientra a pieno titolo nella categoria, quando nel San Paolo infuriato, tra mille voci che si accavallan­o, si accomoda dinnanzi al televisore e racconta la sua serata. L’allenatore dei bergamasch­i mette in chiaro la sua visione delle cose: «A me dal campo sembrava rigore, visto in tv non so. Accetto, ma sono di parte». Napoli-Atalanta è stata talmente bella che anche dopo, quando è finita e contiene in sé tutti i veleni che si possono immaginare, Gasperini la lascia tecnicamen­te e dialettica­mente pura come l’acqua di fonte: «Abbiamo pareggiato contro una grandissim­a squadra che abbiamo controllat­o con difficoltà. Ma siamo stati bravi a reagire, a restare in partita, a riprendere il gioco in mano e ad agguantare il pareggio, anche se non nego che sia stata una sofferenza». Napoli 2, Atalanta 2 e c’è stato da divertirsi, almeno fino a quando non sono arrivati Giacomelli e Banti (al Var): «E nel finale potevamo persino vincerla, con quella girata di Ilicic. Devo dire che se non andiamo sotto non cominciamo a giocare. Però il Napoli è tanta roba, con Juventus ed Inter la più forte del campionato. Ed esco soddisfatt­o dal San Paolo».

Ancelotti: Errore clamoroso. Triste io mandato fuori perché aiutavo...

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GETTY IMAGES La disperazio­ne di Carlo Ancelotti
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MOSCA Gian Piero Gasperini, 61 anni allenatore Atalanta

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