Corriere dello Sport

De Leo: Secondo tempo fiacco il Bologna ha sbagliato troppo

«Sicurament­e c’è stato un calo atletico, ma siamo colpevoli di aver lasciato spazio al Cagliari»

- Di Giorgio Burreddu

Ciondola con le mani in tasca Tanjga, e poi c’è Palacio che maledice il risultato, scuote la testa da solo, dice no no no, così no. E poi c’è Da Costa infuriato, prima di uscire dal campo aveva protestato col quarto uomo e con l’arbitro, e così tutti gli altri. Ma a commentare la gara è Emilio De Leo, che arriva trafelato, i minuti contati, il Bologna ha il volo di ritorno da Cagliari da prendere. «Facciamo ammenda, abbiamo concesso troppo nel secondo tempo al Cagliari». Il Bologna esce dalla Sardegna Arena con i cerotti e almeno una certezza: senza Danilo la difesa balla. «Dovevamo essere più precisi, invece abbiamo sbagliato troppo», commenta De Leo. Santander per l’Inter sarà in dubbio, ieri zoppicava e oggi dovrà fare accertamen­ti per la sfida di sabato. Difficile possa giocare, il Ropero lascerà nuovamente il posto a Palacio, molto probabilme­nte. Per Medel, invece, si aprono spiragli in vista dalla partita del Dall’Ara. Terza sconfitta di fila in trasferta per il Bologna, l’ultima volta che aveva perso tre gare esterne consecutiv­e in campionato, era stata nell'ottobre 2018. Peccato. Era cominciata con Krejcì, che prima della sfida aveva assicurato: «Proviamo a prendersi i tre punti». Era la vittoria l’unica, grande volontà della squadra di Mihajlovic. Che però è crollata in un secondo tempo troppo flaccido per essere vero. Nemmeno quando, già nel recupero, è arrivato l’autogol del Cagliari, il Bologna ha trovato la forza dell’arrembaggi­o. «E’ stata fatta una scelta tattica di non snaturarci», dice De Leo. In trasferta ci è andato anche Walter Sabatini, per il dt rossoblù è una delle prime trasferte lunghe della stagione.

COLPA LORO. De Leo, ormai abituato a raccontare le emozioni sue e di Mihajlovic a fine gara. «Santander ha avito un problema fisico - dice il giovane tattico rossoblù - ci stava dando una mano, abbiamo perso nella tenuta della palla. Il calo? Non dividiamo mai l’aspetto tattico da quello fisico. Sicurament­e c’è stato un calo. Facciamo ammenda, siamo stati colpevoli di aver lasciato la gara in mano al Cagliari». La squadra aveva fretta, ma ci vuole molto tempo prima di vedere i giocatori apparire dallo spogliatoi­o, Mihajlovic si è fatto sentire. Ieri sera la squadra ha preso il charter ed è atterrata al Marconi già nella notte. Quelli che hanno giocato oggi faranno scarico, ma il tempo di tornare in campo arriva subito: sabato arriva l’Inter. Mentre aspettavan­o di partire c’erano Palacio e Dzemaili che parlavano sulle scalette del pullman, discutevan­o della partita, rivedevano le immagini della sfida nella testa. «Dopo l’1-1 avevamo ripreso un buon possesso, ci stavamo ritrovando. Poi abbiamo subito il secondo gol e quello è stato il primo di una serie di errori colpevoli. Dobbiamo essere più precisi, sbagliare meno passaggi. Non siamo stati precisi e bravi». A commentare la partita è poi Denswil, che non ha brillato per sicurezza: «Nel secondo tempo abbiamo sbagliato troppo. Dovevamo difendere meglio il vantaggio. Abbiamo fatto gol all’inizio su rigore, non è possibile prendere gol così. Praticamen­te i due gol ce li siamo fatti da soli». E ancora: «Dobbiamo fare maggiore attenzione, dobbiamo essere più concentrat­i. Io non giocato da un po’, ma stavo bene, ho cercato di fare il massimo, ma dobbiamo essere più concentrat­i e fare meglio. Non possiamo prendere alcuni gol. Il feeling con la squadra sta aumentando, ma ci vuole sempre un po’ di tempo. Facciamo molte rotazioni, mi sono sentito bene».

«Santander è stato sostituito soltanto perché ha avuto un problema fisico»

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GETTY IMAGES Mattia Bani, 25 anni, del Bologna ieri alla Sardegna Arena

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