STREGA SPIETATA BARONI RESPINTO
I gol di Coda (contestato) e di Improta regalano il primato solitario ai sanniti
Riscatto doveva essere e riscatto è stato. Pieno e meritato, come ammetterà poi lo stesso Baroni, l’ex tecnico della prima storica promozione in Serie A per la prima volta da avversario al “Vigorito”. Il Benevento ritrova vecchi slanci, cancella in un colpo solo lo 0-4 di Pescara e batte una Cremonese che bada a difendersi e punta le sue fiches sulla fisicità del proprio pacchetto arretrato e di un centrocampo di un centrocampo che propone decisamente poco in fase di costruzione. SuperPippo ritrova, così, la vetta solitaria e riprova la fuga. Dal calcio d'angolo, il passaggio corto per Kragl che manda al centro un cross al bacio per Tello: colpo di testa in tuffo e Ravaglia regala un miracolo che cristallizza lo 0-0. Sei minuti dopo a provarci è Nicolas Viola: il suo sinistro è velenoso, ma Ravaglia ci arriva distendendosi sulla destra. E' un buon momento per la strega che capisce di doverci provare di più da fuori. Il fendente di Coda da sinistra si perde di un soffio a lato. Ma il gol lo fallisce la Cremonese al 41'. Il cross radente da sinistra di Renzetti trova la difesa di casa impreparata e sul secondo palo Arini spedisce incredibilmente fuori da due passi.
RIPRESA. Il Benevento ha un passo in più. La Cremonese sembra rinunciataria, ma la prima occasione dei sanniti è una ripartenza micidiale. Armenteros serve Coda sull'out di sinistra, il centravanti elude con una finta il suo controllore e va via come un treno, servendo al centro Tello. Il colombiano tutto solo si fa ipnotizzare da Ravaglia in uscita e gli spara il pallone addosso. Due minuti dopo il Benevento riesce anche a segnare, ma la deviazione di Tello è in fuori gioco. TANTA STREGA. Insiste la strega, meriterebbe il vantaggio quando Armenteros lavora un gran pallone sulla destra e lo serve al centro per Tello: il colpo di testa è ancora preda di Ravaglia. E' il preludio al vantaggio, che arriva ancora una volta con una ripartenza a campo aperto. Kragl è bravissimo a servire sulla corsa Coda sul filo del fuorigioco (reclamato poi dai lombardi) che fa il bomber di razza: il diagonale dell'Ispanico è violento e preciso, Ravaglia è battuto. Baroni trasforma il 5-32 di partenza in uno spregiudicato 4-2-4, Inzaghi si copre inserendo Maggio e rispondendo con un 5-4-1. In contropiede il Benevento concede anche il bis, con un'azione da manuale. L'ultimo tocco è di Tello per Improta che solo davanti a Ravaglia non sbaglia.