Corriere dello Sport

«Catania, basta figuracce Da ora si cambia musica»

Un rossazzurr­o che ci mette la faccia Silvestri: Siamo stanchi di rendere così, ma adesso con Lucarelli le cose iniziano a cambiare in meglio

- Di Concetto Mannisi

Il valore dell’onestà. E’ quella di Tommaso Silvestri, che nella settimana che porta alla sfida di Pagani, quella che potrebbe garantire la svolta di questa stagione, non si è nascosto dietro frasi di comodo: «Sono avvelenato, perché fin qui non ci siamo comportati da Catania. Siamo stanchi di fare figuracce in giro per l’Italia, di tornare a casa a mani vuote, magari dopo prestazion­i di infimo livello come quella di Vibo Valentia. Vogliamo invertire la rotta. Per riconquist­are i nostri tifosi, il cui apporto è per noi fondamenta­le, ma anche e soprattutt­o per noi stessi. Valiamo più di quel che abbiamo dimostrato finora».

I due pareggi casalinghi consecutiv­i con Bisceglie e Bari, seguiti all’arrivo di Lucarelli, sono quindi serviti. «In 180’, contrariam­ente a prima, abbiamo concesso agli avversari un solo gol, peraltro viziato da fallo, e qualche tiro da fuori area. Credo che su queste premesse si possa costruire un campionato diverso rispetto a quello visto fino ad oggi. Siamo arrabbiati. Dobbiamo tornare a fare il Catania». Ora c’è Lucarelli: cosa è cambiato? «Partiamo dal presuppost­o che se si è arrivati al cambio di allenatore è avvenuto perché anche la squadra ha grosse responsabi­lità. Molti aspetti non hanno funzionato e Lucarelli sta lavorando per recuperarc­i dal punto di vista mentale, quindi intervenen­do sulla fase difensiva. Non avevo mai preso tanti gol in vita mia, ma se si tornerà a dare solidità alla difesa, con tutti i reparti coinvolti, sono certo che presto tornerà il sereno. Contro il Bari ho visto che i compagni hanno interpreta­to alla perfezione ciò che chiedeva il tecnico. Il pressing è un po’ più di attesa e questo ci permette di essere più corti, non lasciando scoperta la retroguard­ia. Sembra che siamo sulla strada giusta».

Altri piccoli ritocchi, Biagianti là dietro vi sta aiutando. «Il capitano dà una mano ovunque giochi, quindi ben venga se si abbassa. Essendo un centrocamp­ista naturale sul possesso palla può darci una mano, e con la sua esperienza dal punto di vista tattico ti può solo aiutare. Peccato non essere riusciti a concretizz­are quanto creato in queste due partite». Vi mancano anche i gol su palla inattiva, una sua specialità «Nel calcio il 70% delle reti viene proprio da queste situazioni. Noi dall’inizio della stagione abbiamo colpito soltanto due volte: col sottoscrit­to in Coppa Italia a Venezia e con Mbende contro il Bisceglie. Un po’ poco. Lucarelli sta battendo tanto anche su questo aspetto. Gli avversari ti studiano e noi dobbiamo essere in grado di sorprender­li». Magari a Pagani.

«E’ quello che vogliamo».

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LAPRESSE Tommeso Silvestri, 28 anni, difensore del Catania

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