Federer sceglie la famiglia: no all’Atp Cup
Di trofei Roger Federer ne ha vinti mille, con le Coppe, intese come gare a squadre, ha un rapporto tormentato, e probabilmente un conflitto di interessi. Il numero 1 del mondo emerito (e n.3 reale) ha comunicato infatti che a gennaio 2020 salterà la prima edizione della Atp Cup, il campionato mondiale a squadre voluto dall’Atp - in chiara concorrenza con la nuova Davis - in programma prima degli Australian Open a Brisbane, Perth e Sydney con un montepremi di 15 milioni di dollari. «E’ con grande rammarico che mi ritiro dalla prima edizione dell’Atp Cup - recita il comunicato ufficiale - Dopo molte discussioni con la mia famiglia e il mio team sul prossimo anno, ho deciso che due settimane extra rappresentano un beneficio sia per la mia famiglia sia per il tennis. E’ un dolore non fare parte del nuovo evento più eccitante del calendario, ma è la scelta giusta se voglio continuare a giocare a lungo nel circuito». Di conseguenza la Svizzera, che già aveva incassato il no di Wawrinka (attirato dai dollari di Doha) è stata esclusa dall’ Atp Cup e dovrà essere ora sostituita. Federer da tempo aveva già deciso di non partecipare neanche alla Coppa Davis nel nuovo formato in sede unica voluto dall’Itf e dal gruppo Kosmos di Gerard Piqué, in aperta polemica con gli organizzatori e a settembre ha incassato il successo nella Laver Cup, la Ryder Cup del tennis che quest’anno ha vissuto la sua terza edizione a Ginevra. L’Atp per compiacerlo l’aveva inserita ufficialmente in calendario (senza punti ma con risultati validi per le statistiche). Se sperava, in cambio, nella presenza del Genio all’Atp Cup, ha però sbagliato i calcoli.