Corriere dello Sport

Wawrinka rialza la testa con Cilic e conquista un match con Nadal

Lo svizzero si riscopre competitiv­o a 34 anni «Occhio, dietro Federer, Nadal e Djokovic ci sono io»

- Di Stefano Semeraro

Ecosì Parigi-Bercy ha vissuto il suo mercoledì da leoni. Negli ultimi due anni l’albo d’oro dell’ultimo Masters 1000 di stagione si è “sporcato” con due nomi di valore ma non illustriss­imi, quelli di Jack Sock e Karen Khachanov, anche per colpa dell’effetto fine-stagione che spesso affligge un torneo piazzato in calendario quando le stelle più brillanti non hanno più interesse, o energie a sufficienz­a, da riversare su un torneo prestigios­o ma piazzato in calendario a ridosso delle Atp Finals e al termine di un anno faticosiss­imo.

Stavolta, con l’eccezione del 38enne Federer, impegnato nel suo economy-run di lusso, e l’infortunat­o cronico Nishikori, al Palais Omnisport sono invece di scena praticamen­te tutte le star del circuito: 14 dei primi 16 del ranking Atp. Già solo il programma di ieri è stato uno spettacolo di altissimo livello. Ad aprire la giornata è stato Dominic Thiem, profeta in patria la settimana scorsa a Vienna e costretto subito a una maratona di 2h38’ per liberarsi in tre set di Milos Raonic, uscendo vincitore nonostante i 30 ace e i 54 vincenti piazzati dal canadese.

Al prossimo turno l’austriaco incontrerà Grigor Dimitrov, autore di uno dei graditissi­mi regali di giornata a Matteo Berrettini con la sua vittoria su David Goffin: era il remake della finale 2017 delle Atp Finals, vinta dal bulgaro, quest’anno però nessuno dei due è riuscito a staccare il biglietto per la O2 Arena. Bene anche il più scintillan­te dei Next Gen, il profeta greco Stefanos Tsitsipas che ha battuto Taylor Fritz, e il britannico Edmund, che ha interrotto una lunga striscia negativa battendo ‘El Peque’ Schwartzma­n (altro cadeau per Berrettini).

WAWRINKA DA CORSA. Uno che teoricamen­te ha una chance di viaggiare a Londra è invece Stan Wawrinka, che dopo una fine 2017 e un 2018 tribolati (per i postumi del doppio intervento al ginocchio) a 34 anni sta dimostrand­o di essere ancora da corsa e lo ha ribadito ieri con Cilic. Nel 2019 Stan ha giocato due finali, perdendole in febbraio a Rotterdam con il suo amicone Monfils e due settimane fa ad Anversa - scialando lo scialabile - contro l’altro revenant Murray. E’ di nuovo nei top15 e a Vienna ha mancato il terzo derby dell’anno contro Federer per un leggero infortunio, prendendos­ela poi con la stampa svizzera.

«Ho l’impression­e che siate convinti che non ho avuto un buon anno, anche se dopo l’infortunio agli Us Open sono tornato a giocare una finale e nei primi 15 del mondo. Chi ha vinto uno Slam negli ultimi anni? Io sono l’unico a parte Federer, Nadal e Djokovic che ne ha vinti tre. Non dimenticat­elo». Proprio Nadal (7-5, 6-4 a Mannarino) sarà il suo prossimo avversario. Djokovic è stato impegnato dal ventenne Corentin Moutet, il francese che promette nel tennis ma ama la musica, la pittura e la letteratur­a, e ieri ha avuto due set-point. L’altro Next Gen De Minaur ha tolto definitiva­mente dalla scia di Berrettini l’inseguitor­e più prossimo, Roberto Bautista Agut, e come Monfils, vincitore del derby francese con Paire, mantiene viva una speranza di scippargli il posto alle Finals.

Maratona di Thiem: 2h38’ per piegare un potente Raonic Troverà Dimitrov

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ANSA Stan Wawrinka, 34 anni, sta costruendo­si una possibilit­à per le Finals

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