Corriere dello Sport

«ITALIA, MISSIONE ZERO ERRORI»

«Il gruppo azzurro ha potenziale, ma sbagliamo ancora troppo A Tokyo 2020 senza pressione»

- Di Francesco Gensini

Se a 25 anni hai una bacheca che comprende uno scudetto, una Champions League, tre Coppe Italia, una Supercoppa Italiana, più (inteso come plus, ovviamente) un argento mondiale e un bronzo europeo con la Nazionale azzurra di cui sei il capitano da tre, significa una cosa sola: che sei un’atleta al top e che poche cose possono spaventart­i. E difatti Cristina Chirichell­a passando in rassegna il programma della stagione da poco iniziata non ha paura, ma piuttosto quel misto di adrenalina ed entusiasmo che scorre in chi pratica lo sport al vertice. Come il centrale della Igor Gorgonzola Novara che qui racconta sensazioni, ambizioni e progetti del percorso fino all’estate dentro un calendario davvero mai così ricco: campionato, Champions League, Mondiale per Club, Coppa Italia, Supercoppa Italiana e… Olimpiade. Meraviglio­samente impression­ante. Chiunque ama lo sport vorrebbe esserne protagonis­ta e Cristina lo sarà. Anzi, già lo è. Cominciamo da Tokyo 2020 anche se è l’appuntamen­to più lontano nel tempo, ma pure quello che rappresent­a lo “zenit” in una carriera.

«E’ lontano davvero e nel mezzo ci sono mille impegni, però capisco. Iniziamo da lì». Cristina Chirichell­a capitano dell’Italia all’Olimpiade: che effetto fa?

«Un effetto bellissimo e sono felice di aver accettato i gradi quando mi sono stati proposti. Ma prima di tutto non dimentico che rappresent­a un grande onore e una grande responsabi­lità, di cui sono grata a chi mi dà fiducia, perché mi fa crescere e mi completa come atleta e come donna. Detto ciò, preferisco guardare al presente e rimandare qualsiasi altro pensiero a quando sarà il momento». Sembra così scontato esserci, ma non lo era affatto e aver conquistat­o la qualificaz­ione a Tokyo 2020 (la sesta di fila ai Giochi) è un grande merito. «Esatto. All’Olimpiade ci saranno le dodici migliori Nazionali al mondo e noi in questo gruppo siamo entrate subito, senza dover ricorrere agli spareggi di gennaio con tutti i rischi connessi. E lo abbiamo fatto conquistan­do il pass nella zona europea che è altamente qualificat­a per numero e forza delle squadre in grado di raggiunger­e questo obiettivo. Basti dire che proprio agli spareggi sono state costrette Nazionali del calibro di Olanda (ce l’hanno mandata le azzurre con il 3-0 dello scorso 4 agosto a Catania, ndr), Turchia, Bulgaria, e mi vengono i brividi al pensiero che qualcuna rimarrà fuori. E non oso immaginare quanto sarà elevato il livello della competizio­ne in Giappone».

L’Italia ci arriverà portandosi in dote il bronzo al recente Europeo, a sua volta conferma dell’argento mondiale proprio in Giappone nel 2018: quindi? «Quindi siamo una squadra che gioca insieme da tre anni, che ha potenziale, ma che commette ancora troppi errori dovuti all’emozione. Però i risultati dicono molto sul carattere e sulla forza del gruppo».

Meglio così, perché ci sarà da riscattare (quattro sconfitte su quattro) Rio 2016: ciò comporta una pressione supplement­are? «Nessuna pressione, né ora né quando saremo là. Io voglio imparare più cose che mi riesce per presentarm­i all’appuntamen­to della vita nel miglior modo possibile».

E qui viene in aiuto la stagione con la Igor Gorgonzola Novara, piena di quanto è stato ricordato sopra: dal campionato alla Champions League (a cui la formazione di Barbolini si presenta da detentrice) passando per il Mondiale per Club, la Coppa Italia e la Supercoppa. Si può scegliere?

«Una stagione così densa di eventi che di più non si può. Noi proveremo a vincere ogni partita, sapendo che tutti gli obiettivi sono ugualmente importanti, ma non per questo scelgo e non per questo smetto di puntare in alto. Intanto, ci siamo focalizzat­e sul campionato che, forse mai come stavolta, è formato da squadre così competitiv­e perché frutto del giusto mix tra giocatrici esperte e giovani determinat­e a imporsi. Io me l’aspettavo selettivo e faticoso, poi queste prime giornate hanno confermato le mie sensazioni: serve giocare sempre concentrat­e, altrimenti si perdono set e incontri. E più avanti si va, più sarà dura».

Una cosa rimarrà costante: il duello con Conegliano, nel segno di una rivalità che ha travalicat­o i confini visto che la succitata Champions League la Igor l’ha vinta a Berlino in finale con le venete. Conegliano con l’arrivo di Paola Egonu proprio da Novara è diventata la squadra da battere...

«Di sicuro hanno un organico super, completo e composto da giocatrici di altissimo livello, ma in Italia e in Europa le loro avversarie si sono rinforzate altrettant­o».

«L’Olimpiade crocevia della vita: voglio presentarm­i al meglio possibile»

«Con Novara non scelgo tra i diversi obiettivi: voglio vincere tutto»

 ?? GALBIATI ?? La Chirichell­a schiaccia nel match Italia-Russia di Nations League del giugno scorso, vinto per 3-1
GALBIATI La Chirichell­a schiaccia nel match Italia-Russia di Nations League del giugno scorso, vinto per 3-1
 ?? GALBIATI ?? Cristina Chirichell­a, 25 anni, leader azzurra e dell’Igor Gorgonzola
GALBIATI Cristina Chirichell­a, 25 anni, leader azzurra e dell’Igor Gorgonzola

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