Russo: «Sogno Tokyo, la mia guida è Nadal»
Dagli assalti in casa mascherato da Zorro fino a infilzare il titolo tricolore di spada. La passione per la scherma di Andrea Russo è nata all’età di 4 anni, immedesimandosi nel personaggio ideato da Johnston McCulley, al punto da far impazzire mamma Sonia e papà Claudio che se lo vedevano girare per le mura domestiche con l’inseparabile spadino di plastica. Quel bambino è diventato campione italiano quest’estate a Palermo e ora sogna l’azzurro a Tokyo. Tutto è cominciato con i primi allenamenti al Centro di Preparazione Olimpica del Coni a Formia. «Avevo 6 anni e ho avuto la fortuna di crescere in un luogo che trasuda storia dello sport – racconta il venticinquenne schermidore di Scauri - Mi sono allenato nelle stesse strutture utilizzate dal mio mito Pietro Mennea, esempio di dedizione che ho tenuto sempre ben in mente». Per due stagioni, Russo è stato numero uno del ranking continentale Under 23, poi l’infortunio al primo anno tra i senior poteva spezzare i suoi sogni di gloria. «Ci è voluto parecchio tempo per recuperare da quello strappo all’adduttore di 5 cm.. Nella passata stagione mi sono ripreso, gara dopo gara, chiudendo in bellezza con la vittoria agli Assoluti». Russo si divide tra gli allenamenti a Formia, seguito dal suo maestro di sempre, Francesco Leonardi, e Napoli, dove tira sotto gli occhi di Carmine Carpenito. A partire dal prossimo 25 novembre con la tappa di Coppa del Mondo a Berna, partirà la sua scalata al ranking internazionale per convincere il ct Sandro Cuomo a inserirlo nella squadra azzurra.
«A Palermo ho dato un primo segnale. So che sarà una rincorsa, ma voglio dimostrare quanto valgo. Adoro Nadal per come ha rivoluzionato il modo di giocare a tennis. Nel mio piccolo, sto cercando di fare lo stesso in pedana, prediligendo una scherma molto fisica rispetto allo standard dello spadista, longilineo e magro. Il mio preparatore atletico Alain Riccaldi ha stravolto la mia preparazione e inserito il crossfit. Per divertimento, ho fatto qualche gara anche lì, raccogliendo 3 podi e 1 vittoria. Sono convinto che mi tornerà utile nella scherma».