Corriere dello Sport

Un ricordo sorridente per Bud Spencer

- Fabio Giacomo Cobianchi, Pieve Porto Morone (Pv) gmail.com

gli avversari e allevava canarini. Gran calciatore, peraltro, quando non è stato più agli ordini di Rocco con il quale ebbi una dura polemica dopo l’incidente di Liguori. Ricordo che il Paron chiese la mia testa al mio direttore al Carlino, Enzo Biagi, che mi disse: «Risponda come meglio crede». Il mio pezzo fu intitolato “Il cavaliere insistente”. della pazienza intesa come idea, non come virtù necessaria. Di recente, una squadra dal grande appeal come il Milan ha esonerato il proprio tecnico per ricercare altrove uno stile volutament­e improntato alla vittoria. La stessa cosa hanno fatto i club genovesi. Tuttavia, sarebbe lecito chiedersi: chi vince, alla fine di una partita? Che domanda banale, chi segna più reti ovviamente. Eppure, la ricerca di un’identità come gruppo e la forza di una sana motivazion­e sono gli aspetti più importanti - e semplici - per raggiunger­e la vittoria. Bisognereb­be aspettare Caro Cucci, oggi 31 ottobre ricorre il novantesim­o anniversar­io dalla nascita del grande Bud Spencer che, oltre ad essere stato un grande attore di successo in coppia con Terence Hill, fu protagonis­ta anche nel mondo sportivo, infatti praticò a livello profession­istico il nuoto, è stato il primo italiano a scendere sotto il minuto nei 100 m stile libero e sarà per undici volte titolo italiano tra indivuali e staffette. Nel 1951 partecipò ai Giochi del Mediterran­eo dove conquistò due importanti medaglie, mentre nel 1955 fu centroboa nella nazionale di pallanuoto che si aggiudiche­rà la medaglia d’oro. Lei come lo ricorda? Con un sorriso e tanta nostalgia.

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